“Voglio essere un esempio”: Hoffenheim, la seconda chance di Fisnik Asllani

Il cuore in Kosovo, lo “schiaffo” con l’Elversberg e i gol con l’Hoffenheim: la seconda chance in Bundesliga di Fisnik Asllani
“Non c’è niente di meglio che segnare. La palla entra in porta, corri. Esulti con i tuoi tifosi. Festeggi. È pazzesco”. 5 gol in 5 partite tra Bundesliga e Coppa di Germania e una consapevolezza diversa.
Non lo aveva programmato, ma certo un piccolo ruolo da protagonista prima o poi se lo aspettava. “Ok, Fis è bravo”, il messaggio di cui Asllani aveva bisogno per far vedere in campo la parte migliore di sé. Leader del suo Hoffenheim, punto di riferimento dell’attacco di Ilzer.
Una seconda possibilità. La prima, in Bundes, nel 2022/2023. Sempre con lo stesso Hoffenheim, ma con una mente non distesa. “Adesso mi sento più rilassato, prima avevo sprecato le mie occasioni. Se mi servissero oggi quei palloni davanti la porta, li accecherei“, afferma oggi Fisnik con un sorriso.
Il cuore in Kosovo, il recente rinnovo con l’Hoffenheim col solo obiettivo di affermarsi con i grandi della Bundes. Una rivincita. È la seconda chance di Asllani.
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Kosovo, una questione di cuore
Classe 2002, nato a Berlino ma con genitori kosovari. Un sottile filo rosso che ha sempre legato Asllani al suo paese natale e che non ha mai smesso di essere alimentato. Il padre, un elettricista fuggito dal confitto in Kosovo, ha dovuto reinventarsi una volta arrivato a Berlino pur di mantenere vivo il sogno calcistico di “Fis”. Dietro il sorriso di un figlio, una montagna di desideri inespressi e di maniche rimboccate di un padre solo per vedere la gioia negli occhi di un bambino. Un piccolo Fisnik, ora diventato uomo, che urla “grazie, papà“. Ricorda l’attaccante, “quello che ha passato è folle, non vuole mai raccontarlo”. Uno dei motivi, se non il motivo principale, che ha spinto Asllani a scegliere il Kosovo anche dal punto di vista calcistico.
Un amore incondizionato che è però uscito facilmente dal suo cuore. Era solo qualche anno fa, quando lo stesso Fisnik cercò di convincere Avdullahu, un suo vecchio compagno dell’Hoffenheim, a scegliere la nazionale kosovara invece di quella svizzera. “Dopo aver parlato a lungo gli mandai un messaggio alle 18:00. Erano le 22:00, e ancora non avevo ricevuto nessuna risposta”. Poi, in un sabato sera con gli amici, “mi arrivò un messaggio sul telefono da parte di Leon (Avdullahu, ndr): c’era solo una parola. ‘Kosovo‘“.
Seconda chance
Nella stagione 2022/2023 Asllani ha vissuto la prima occasione tra i grandi della Bundes ma senza incidere come avrebbe voluto. Appena 160 minuti giocati e le istantanee di una stagione che non stava andando come si aspettava. Poi il passaggio in prestito all’Austria Vienna, sempre dall’Hoffenheim. Nel 2024, invece, l’occasione per splendere che stava aspettando: la chiamata dell’Elversberg in Serie B con un sogno insperato e che neppure Fisnik pensava di poter guardare nemmeno da lontano. Quello della Bundes.
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Diciotto gol e un anno da protagonista. La giusta dose di fiducia di cui Asllani aveva bisogno. Ma come ogni bel sogno, si arriva quasi sempre a una fine. O come lo definì lui stesso, “uno schiaffo in faccia”. Terzo posto in 2.Bundesliga e playoff promozione persi contro l’Heidenheim. Un viaggio durato troppo poco, forse un miraggio, terminato con un battito di ciglia. Eliminati nella doppia sfida: così è svanito il sogno dell’Elversberg e di Asllani di accarezzare per la prima volta l’obiettivo di sempre.
Ma alla fine, forse, bastava aspettarsi. Adesso il ritorno all’Hoffenheim, con una consapevolezza diversa e una Bundes da giocare. “Non si possono pianificare i gol, ma ora voglio essere un esempio per gli altri”. Fisnik ha la sua seconda chance.
