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Atalanta, Juric: “L’anno scorso belle esperienze e brutti risultati. Mi sento più bravo”

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Ivan Juric, Atalanta (Imago)

Le parole di Ivan Juric dopo la partita tra Juventus e Atalanta, valida per la quinta giornata di Serie A.

Termina il match delle 18:00 con il pareggio per 1-1 all’Allianz Stadium: un punto a testa per Juventus e Atalanta.

È Kamaldeen Sulemana a sbloccare la partita nel primo tempo, grazie a un gran gol in solitaria.

Nel secondo tempo arriva la risposta di Cabal, entrato a gara in corso dopo l’infortunio di Bremer.

Nel post partita, ai microfoni di DAZN, Ivan Juric ha analizzato la partita della sua Atalanta.

Le parole di Juric dopo Juventus-Atalanta

Juric: “Nei primi 20 minuti meglio loro, specialmente sulle seconde palle e nei rimpalli. Non avevo la sensazione che potessimo prendere gol. Sono molto soddisfatto e contento per il gioco, lo spirito, ragazzi giovani che hanno giocato… molto bene. Sono soddisfatto dall’inizio, ci mancano due punti col Pisa – dove abbiamo creato il mondo e non siamo riusciti a vincerla – e sarebbe stato perfetto come cammino. Siamo soddisfatti e contenti, adesso già pensiamo a Bruges. Vogliamo fare una grande partita“.

Su Ahanor: “Ha buonissimi livelli. È sveglio, vuole lavorare, imparare e non molla. Bene, sono contento. Ora deve rimanere lucido mentalmente, lavorare bene e continuare così, ma non ho grandi dubbi su questo“.

Ivan Juric (IMAGO)
Ivan Juric (IMAGO)

Atalanta, Juric: “Mi sento più bravo”

Ha proseguito parlando anche di Sulemana: “Ho trovato questo ragazzo a Southampton che era praticamente fuori dalla squadra. Ha grandissimi margini di miglioramento, può migliorare nella finalizzazione e in certe scelte. Anche lui vuole lavorare tanto. Ha posizionamento e doti in fase difensiva, fa il lavoro sporco“.

In chiusura: “Il nostro mondo è così. Per anni ho fatto molto, molto bene. L’anno scorso è stato brutto per i risultati ma ho vissuto grandi esperienze: ho visto la Premier League, il calcio inglese… una roba meravigliosa. A Roma ho visto grandi giocatori. Ero lì da solo in un ambiente tosto. Mi sento rafforzato e più bravo rispetto a due anni fa, quando uscivo da Torino“.