Il cobra, il pellegrinaggio con Mazraoui e una “tripla cittadinanza”: Torino, chi è Zakaria Aboukhlal

L’esultanza del cobra e l’Ḥajj verso la Mecca: chi è Zakaria Aboukhlal, il nuovo giocatore del Torino
Il Torino e la dirigenza granata erano al lavoro per portare in squadra un nuovo esterno d’attacco. Oltre al neoarrivato Cyril Ngonge in prestito dal Napoli, Vagnati ha voluto regalare a Baroni un altro – e probabilmente anche due – giocatore da inserire in rosa in quel ruolo.
La dirigenza granata ha scelto Zakaria Aboukhlal, ala destra d’attacco di nazionalità marocchina ormai ex Tolosa. Per il calciatore classe 2000 è stata presentata un’offerta – e poi accettata – di circa 8 milioni di euro. Si attende ora solo l’annuncio della sua ufficialità con la maglia del Torino.
Nella passata stagione di Ligue 1 con la maglia de “Les Violets”, Aboukhlal ha messo a segno 7 gol e fornito 4 assist in 26 partite giocate. L’inserimento alle spalle della difesa come punto di forza, assieme a dribbling e uno spiccato senso della velocità. Ma non solo.
Nato in Olanda da padre libico e madre – ex campionessa d’atletica leggera – marocchina, ha scelto poi di rappresentare calcisticamente la nazionale del Marocco. Insomma, una tripla cittadinanza. Gol, religione e crocevia di culture: questo è Zakaria Aboukhlal.
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Il cobra, l’Islam: Torino, chi è Zakaria Aboukhlal
Un crocevia di popoli e culture come carta d’identità, l’Islam e… l’esultanza del cobra. Pochi elementi ma essenziali per costituire Zakaria Aboukhlal. Di fede e religione islamica, particolarmente attivo sui social proprio per diffondere il suo messaggio. “È la cosa più importante per me. Gioca un grande ruolo nella mia vita: la amo, e per questo penso sia normale condividerla”. Prima l’approfondimento e il rafforzamento della fede presso la Moschea Blu di Amsterdam, poi l’hajj (uno dei più grandi pellegrinaggi dell’Islam verso La Mecca) con il connazionale e amico del Manchester United Noussair Mazraoui.
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Se c’è poi un altro elemento che contraddistingue il talento marocchino? La sua esultanza. Aboukhlal è solito festeggiare i suoi gol mimando con le mani un cobra che si alza sul proprio collo, quasi come se fosse incantato dal suono di un flauto.

Dribbling, assist e inserimento: le armi per il Toro
Alto poco meno di un metro e ottanta. Il dribbling è uno dei suoi pregiati punti di forza, abbinato – soprattutto – a uno spiccato senso della velocità e dell’inserimento alle spalle della difesa. Altruista, e lo testimoniano anche gli assist serviti per i suoi compagni nella scorsa Ligue 1 (ben 4). Oltre che col fiuto del gol. Aggressivo, e particolarmente attivo nel pressing alto.
Se quando gioca come ala preferisce l’assist, quando scende in campo nel ruolo di prima o seconda punta non ha certo paura di vedere la porta anche da lontano. La duttilità, quindi, un’altra sua pregiata qualità. La rovesciata? Un gesto tecnico con cui Zakaria ha abituato spesso i tifosi del Tolosa con la 7 sulle spalle. Corre, si slancia. Proprio come un cobra. Così il marocchino dovrà incantare anche i tifosi del Toro.