Vlahovic: “Avevo solo la Juventus in mente. Non sono il nuovo Ibra”
Le parole di Dusan Vlahovic sui suoi primi mesi con la maglia della Juventus
Dusan Vlahovic ha parlato ai microfoni del Telegraph. L’attaccante serbo ha ripercorso i motivi che lo hanno spinto a trasferirsi alla Juventus e ha svelato i suoi obiettivi per il futuro.
Vlahovic: “Avevo solo la Juventus in mente”
Prima di trasferirsi alla Juventus (clicca qui per gli utlimi aggiornamenti sul mercato bianconero) nello scorso mercato di gennaio, Vlahovic era al centro delle attenzioni anche dell’Arsenal. L’attaccante serbo ha spiegato così la sua forte voglia di vestire la maglia bianconera: “Forse il mio agente sa qualcosa dell’offerta dell’Arsenal, ma io non ho mai parlato con nessuno. Avevo solo un club in mente per il mio futuro e quello era la Juventus. La Juve è la Juve, non c’è altro da dire. Sono così onorato di indossare questa maglia, è qualcosa di incredibile. Mi identifico tanto con il DNA di questa squadra. La loro mentalità coincide alla perfezione con la mia. Quando vieni qui non devi mai arrenderti e devi essere pronto a lavorare duro e fare dei sacrifici. Era tutto quello che stavo cercando“.
“Non sono il nuovo Ibrahimovic”
L’attaccante serbo ha quindi parlato dei paragoni con giocatori come Zlatan Ibrahomovic: “Paragonarmi a giocatori che hanno vinto 20 o 30 titoli come lui è probabilmente un po’ ingiusto. Non mi infastidisce sia chiaro, ma è inevitabile che aumentino esponezialmente le aspettative e le critiche. Tutti abbiamo il diritto di sbagliare, voglio solo avere la mia carriera“.
“Non soffro la pressione”
Vlahovic ha quindi parlato del suo carattere e della mentalità con cui affrontare tutte le partite: “Quando credi in te stesso e sei sicuro di te niente ti destabilizzerà. Bisogna avere questo tipo di forza mentale anche per affrontare eventuali problemi. Non è un qualcosa che ho allenato, sono semplicemente fatto così. La pressione? Mi piacciono le grandi aspettative per il tipo di adrenalina che riescono a darti. Non ho mai davvero sofferto troppo per la pressione, forse solo quando ero più giovane”.