Come un anno fa, al termine della stagione il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha risposto alle domande dei giornalisti in una audio-conferenza (il patron viola al momento si trova negli Stati Uniti), toccando molti temi, dai risultati in campo al mercato fino agli obiettivi futuri: "Sono contento del settimo posto. Nessuno se lo sarebbe aspettato: merito di Italiano e di tutti coloro che hanno collaborato. Comunque, non sarebbe stato un dramma arrivare ottavi o noni. L'Atalanta ci ha messo cinque anni per arrivare oltre il decimo posto, noi solo tre. Il prossimo anno bisognerà fare meglio, per quello che ci potranno permettere le entrate che avremo".
Le parole di Commisso sul mercato
Commisso è entrato nello specifico per quel che riguarda alcune cifre: "Abbiamo fatto un grande lavoro vendendo Vlahovic e prima di lui... come si chiama... Federico Chiesa, facendo una grande plusvalenza. Ma attenzione: ho letto che avremo 150 milioni da investire, non è vero. I soldi di queste cessioni arrivano, ma dovete tenere presente che alcuni di questi soldi sono stati già spesi, altri invece arriveranno dopo. Il vero numero è 50, non 150". Il nuovo stadio della Fiorentina potrebbe aiutare: "Ci darebbe una mano, è naturale, invece ora Mediacom (la società di Commisso, ndr) deve sempre mettere venticinque milioni per stare su. Quest'anno i ricavi sono migliori, ma con 80 milioni di entrate e 76 di tetto ingaggi, si va da poche parti".
Il commento di Commisso sulla cessione di Vlahovic
Su Vlahovic poi Commisso ha aggiunto: "Dopo la sua cessione siamo stati molto criticati, ma i dati parlano chiaro: non abbiamo perso posizione. Dusan con la Juventus ha fatto 7/8 gol, gli stessi raggiunti da Piatek e Cabral che sono gli attaccanti con cui lo abbiamo sostituito. Quelli che dicono che con Vlahovic saremmo arrivati più in alto cosa sono, veggenti?". E su Vlahovic ha ribadito: "Il signorino ci ha rovinati. Ci aveva promesso di rinnovare e non avevamo preso nessuno a settembre. Quando abbiamo preso Piatek e poi volevamo Cabral, ha capito che l'avremmo messo in panchina. Non so da quanto stesse parlando con la Juventus, ma nel giro di una settimana la Juve, dopo che aveva rifiutato Real, Atletico e Arsenal, ha chiuso l'operazione".
"Sarò io a decidere quando andare via"
Rocco Commisso ha poi parlato anche delle voci sulla possibile vendita della Fiorentina: "È da un anno che dico che sto aspettando che un fiorentino venga da me a chiedermi la società, ma non è arrivato nessuno. In tre anni non ho parlato con nessuno per la cessione della Fiorentina: sono tutte fake news. Sarò io a decidere quando andare via, nessun altro lo farà per me". Poi ha aggiunto: "Non è possibile che arrivino minacce nei confronti dei miei rappresentanti qui a Firenze. Ho detto a Barone di sentire la Polizia appena possibile".
"Torreira? Forse potremo rivedere alcune cose. Mi auguro che Italiano resti"
Infine, Commisso ha parlato anche della situazione di Torreira, che non sarà riscattato, anche se il patron viola ha detto: "Credo che nelle prossime settimane potrebbe esserci l'occasione di rivedere alcune cose, ma non voglio diffondere ottimismo senza fondamenti. Sono deluso di ciò che è successo il giorno dopo la qualificazione in Conference. Certa gente ci è cascata, ma le notizie sono state diffuse dai procuratori, che sono quelli che ci guadagnano. Ma con me non funziona così". E per quel che riguarda il futuro di Italiano, Commisso ha aggiunto: "A me non piace mandare via le persone. Mi auguro che rimanga e voglio confermare anche Pradè e Burdisso".