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Fiorentina, presentato il progetto del ‘Nuovo Franchi’

Presentato il progetto vincitore per il restyling dello stadio Franchi

Si è tenuto oggi nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, l’evento organizzato dal Comune di Firenze per svelare il progetto vincitore del concorso internazionale indetto per il restyling dello stadio Franchi, che dovrà essere terminato entro il 2026. 

 

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Oltre al dg viola Joe Barone, tanti i volti noti del mondo del calcio presenti, dagli ex viola BatistutaAntognoniGalli Borja Valero, al ct della Nazionale, Mancini e al presidente della FIGC Gravina, fino a quello della Lega Pro Ghirelli, insieme all’ad della Lega De Siervo

 

A vincere il concorso per la riqualificazione del Franchi è stato il progetto di Arup Italia, che si è posizionato al primo posto in una gara in cui hanno partecipato 31 progetti presentati in forma anonima. L’architetto che si occuperà del restyling dello Stadio Artemio Franchi sarà Hirsch David. La decisione è arrivata dopo un iter durato sei mesi che ha coinvolto una commissione con nove membri di valenza internazionale e con una competenza multidisciplinare, affiancati dalla segreteria tecnica del Comune di Firenze.

 

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Dal palco ha preso la parola anche Filippo Minora, progettista di Arup: “Ringrazio il sindaco Nardella e la comunità degli architetti italiani. Il progetto di uno stadio non è più solamente una questione di intrattenimento sportivo, ma anche di intrattenimento culturale e di tempo libero. Il poter godere di questi spazi non è scontato. Abbiamo pensato che Firenze è una delle poche città che ha uno skyline che è tutelato, da rispettare. Questa cosa, unita al fatto che il progetto di Nervi è caratterizzato da eleganza e linearità, hanno portato a creare questa copertura molto leggera, sottile come una lama, che lievita sopra lo stadio. In questo modo la copertura va a integrarsi con la forma molto particolare del Franchi, che viene da una pista d’atletica. E allora quale miglior forma di un rettangolo per seguire la forma del campo da calcio”,

 

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“La copertura ovviamente si apre e lascia spazio alla torre di Maratona e alla copertura originale della Tribuna. L’intervento consiste in due grandi fogli: uno è la copertura dello stadio, l’altro è un grande lenzuolo verde, che va a posarsi sopra gli edifici che verranno realizzati dentro al masterplan, di tipo commerciale, alberghiero e uffici. Questa grande copertura verde consentirà di mitigare l’intervento edilizio e consentire l’utilizzo di tutto lo spazio come un parco, un’unica copertura verde. Questi due fogli agiscono e si aiutano l’uno con l’altro: uno è una copertura fotovoltaica che immagazzina energia elettrica e acqua per irrigare il campo da calcio, l’altro è un’estensione del parco esistente, in grado di assorbile le grandi piogge e non andare a stressare esageratamente il sistema fognario, oltre che migliorare il clima del quartiere”, ha concluso.