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Una titolarità ritrovata cinque mesi dopo: Juve, scocca l’ora di Vlahovic

In sole due settimane è cambiato tutto: da potenziale partente visto il contratto in scadenza a titolare in una sfida fondamentale. I gol contro Parma e Genoa sono serviti, adesso in casa bianconera è tornata la fiducia nei suoi confronti.

Una titolarità attesa cinque mesi

Si parlava di “cinque mesi”, ed effettivamente a tanto risale l’ultima sfida da titolare giocata da Vlahovic in Serie A. Era il 23 aprile, e la Juve perdeva punti fondamentali in ottica Champions League in casa del Parma. La prestazione del serbo fu talmente negativa che uscì all’intervallo, e da quel momento Tudor non gli ha concesso più spazio dal primo minuto – complice anche l’ottimo momento di Kolo Muani – fino al Mondiale per Club.

Negli USA, arrivato di fatto già da separato in casa, è partito fuori nelle prime due partite e ha trovato poi spazio dal 1′ nella brutta sconfitta contro il Manchester City, in cui è riuscito comunque a segnare un gol. Contro il Real invece 90 minuti in panchina, e da quel momento è iniziata l’estate più turbolenta della sua carriera.

Dusan Vlahovic, Serbia (Imago)
Dusan Vlahovic, Serbia (Imago)

Un’estate turbolenta

Va via, anzi resta con il contratto in scadenza: un’alternanza continua, tra voci di corridoio e offerte concrete che non sono mai realmente arrivate. Ma una cosa non è mancata in questi mesi: la fiducia di Tudor e di tutta la Juventus. A differenza di quanto capitato in passato i bianconeri non hanno messo fuori rosa i giocatori cedibili, e il serbo ha avuto così la possibilità di mettersi in mostra sotto gli occhi di allenatore e dirigenza.

Allenamenti e amichevoli sempre al massimo, inizio di Serie A da bomber e uomo decisivo. Poi la chiusura del mercato e la permanenza ormai decisa, con meno minutaggio rispetto agli altri anni ma allo stesso tempo con meno responsabilità. Ed è questo che può fare la differenza a livello mentale: Vlahovic non è più il solo uomo a cui la Juve deve aggrapparsi nei momenti di difficoltà, e ciò può giovare a lui. Rientrato dalla nazionale con più voglia che mai Tudor ha deciso di premiarlo. Contro l’Inter tocca al 9, che va alla ricerca dell’ennesimo gol di questo inizio di campionato straordinario.