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Vinicius in lacrime per il razzismo prima di Spagna-Brasile

L’attaccante brasiliano è scoppiato a piangere in conferenza stampa mentre parlava dei continui episodi di razzismo di cui è vittima

Durante la conferenza stampa alla vigilia dell’amichevole contro la Spagna, l’attaccante brasiliano del Real Madrid Vinicius Jr. è scoppiato in lacrime mentre parlava del persistente problema del razzismo negli stadi. Un problema di cui il ventitreenne è stato spesso vittima da quando è arrivato a Madrid e che negli ultimi mesi ha colpito diversi giocatori anche in Italia.

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Brasile, le parole di Vinicius in conferenza stampa

Queste le parole dell’attaccante in conferenza stampa: Io voglio solo giocare a calcio, ma non posso. Sento che devo lottare per tutti i neri del mondo, che non hanno voce, soffrono il razzismo sulla propria pelle tutti i giorni e non possono difendersi. So cosa vuol dire, l’ho vissuto: mio padre cercava lavoro, ma se per un posto era in concorrenza con un bianco il lavoro lo davano al bianco”.

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Vinicius ha proseguito: Io ho studiato e continuo a studiare tanto, perché prima non potevo. Ho lasciato il Brasile giovanissimo e senza istruzione, pensavo solo al calcio. Ora mi trovo più a mio agio a parlare di certe cose ed è importante che lo faccia, perché sento di dover lottare per chi non ha nulla, come la gente del quartiere dove sono cresciuto. Io ce l’ho fatta, ma loro no ed è per questo che devo lottare al loro fianco. È faticoso, ma non si può mollare: bisogna combattere il razzismo per far sì che le cose migliorino e i giovani di oggi non soffrano più per il colore della loro pelle.

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Infine un appello ai legislatori spagnoli perché adottino pene più severe contro il razzismo: “La Liga sta cercando di migliorare le cose, ma in Spagna il razzismo non è un delitto e questo ovviamente complica tutto. In Brasile sono state cambiate le leggi e i razzisti iniziano ad essere puniti: così dev’essere. Ad oggi i razzisti in Spagna sanno di essere impuniti, bisogna togliere loro questa sicurezza e gli episodi diminuiranno, ci penseranno due volte prima. Non ho mai pensato di andar via dalla Liga perché così facendo gliela darei vinta, farei ciò che vogliono i razzisti: continuerò a giocare nel miglior club del mondo e a segnare tanti gol in modo che continuino a guardarmi.