"Mi fa piacere parlarne perché il razzismo c’è nel calcio e fuori dal calcio. Oggi possiamo parlarne, dando un po’ di consigli su come eliminarlo”. Queste le parole di Fikayo Tomori - difensore del Milan - che, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale, ha partecipato all'evento "Tutti i colori dello sport".
Tomori: "I social sono buoni ma possono essere anche una cosa che va contro l’essere umano"
Mai banale, anche nelle dichiarazioni. Tomori nel corso dell'evento "Tutti i colori dello Sport" tenutosi a Milano ha toccato temi delicati. "Tutti sappiamo che c’è un problema di razzismo. Io personalmente dico che sono contento che si tenti di eliminare questo problema. In Inghilterra ci sono tante iniziative. Mi fa piacere parlarne perché il razzismo c’è nel calcio e fuori dal calcio. Oggi possiamo parlarne, dando un po’ di consigli su come eliminarlo. Il razzismo, anche sui social, non mi ha mai bloccato. Io so bene che esiste e che c’è un problema. Mi fa inca**are”.
In un mondo digitalizzato come il nostro, i social oggi fanno la differenza. "Tutti hanno un telefono e possono scrivere ciò che vogliono. Noi siamo sotto ai riflettori e, dopo una partita, spesso la gente dimentica che siamo umani anche noi. Quando sentiamo una cosa, ci fa male. I social sono buoni ma possono essere anche una cosa che va contro l’essere umano”.
Il difensore rossonero è tornato a parlare dell'episodio che ha coinvolto Mike Maignan durante l'ultimo Udinese-Milan. “Io ero infortunato quella partita. Ero alla tv e non ho capito subito cosa è successo, ma mi ha fatto piacere che tutta la squadra era assieme a Mike, anche la società, i social. Quelle cose lì sono un momento, che però fa tutta la differenza del mondo. Dopo quello che è successo, a me fa ancora più piacere far parte di questo club”.