Verona, Tudor: “Faremo qualcosa sul mercato. Siamo in un buon momento”
L’allenatore gialloblù alla vigilia del match contro il Bologna: “Il mio futuro? Non ci penso”
“Sul mercato qualcosa si farà”. Parola di Igor Tudor che annuncia ancora qualche operazione di mercato in entrata per il Verona: “Noi siamo già contenti così, ma siccome abbiamo lasciato andare Magnani e Cetin e si è fatto male Dawidowicz è giusto intervenire là – spiega l’allenatore – Durante la sosta potremo lavorare e provare a crescere“. Il riferimento dell’allenatore è alla difesa dove arriverà Panagiotis Retsos dal Bayer Leverkusen, atteso lunedì in città.
Prima, però, c’è una partita di campionato da giocare contro il Bologna di Sinisa Mihajlovic, in programma venerdì alle ore 20.45 al Bentegodi: “È stata una settimana corta, abbiamo giocato domenica e venerdì si rigioca – racconta Tudor – Con quelli che tornano dal Covid ci vuole un po’ di tempo, e va usata anche la sosta per farli tornare al livello di prima. Ma stanno crescendo in molti, speriamo di restare così“.
“Salvezza? Non facciamo calcoli”
Il Verona vuole dare continuità alla vittoria contro il Sassuolo, inseguendo il successo casalingo che manca dal 22 novembre contro l’Empoli: “Il Bologna è una squadra seria, con giocatori importanti e un allenatore esperto. È sempre stato difficile da affrontarli e mi aspetto sia così anche domani. In termini di punti si sa quanto manca alla salvezza. Senza calcoli, domani vogliamo fare una bella prestazione. Non ti porta a niente fare calcoli: è bello per chi sta fuori, ma per chi fa sport tutto questo non dà niente. Il giocatore deve essere concentrato su quello che fa in campo, e trovare piacere nel fare queste cose”.
“Futuro? Non ci penso”
Tudor, infine, ha glissato sul suo futuro nonostante il contratto in scadenza a giugno: “È una domanda alla quale non do importanza, con tutto il rispetto. Stiamo facendo bene, viviamo un buon momento dal punto di vista fisico e psicologico. Ora bisogna essere intelligenti e schiacciare ancora più forte l’acceleratore, pensando il meno possibile a tutte le altre cose, alle classifiche e ai calcoli. Bisogna andare forte e fare le nostre cose“.