Tunisia, la “tattica” del portiere: finge infortunio per interrompere il Ramadan
Sacrificarsi per i compagni è il dogma per qualunque portiere. Che sia realtà o finzione poi, cade in secondo piano. Ne sa qualcosa Mouez Hassen, classe 1995, nato in Francia però è tunisino. Gioca nella Serie B francese, ma il suo gesto è da Coppa del Mondo appunto.
La Tunisia sta disputando la sua penultima amichevole prima di partire per la Russia. Lo sta facendo contro la Turchia (la stessa partita delle minacce di Tosun ai tifosi) con due vittorie e due pareggi alle spalle. Tutto regolare insomma, fino al minuto 49, quando il buon Mouez si accascia a terra in seguito ad un’uscita alta su un corner. Mano sulla spalla ed espressione dolorante. Peccato che, però, fosse tutto finto. Già, è stata semplicemente una tattica per permettere ai suoi compagni di rifocillarsi con acqua e cibo per qualche minuto. Il motivo? Il Ramadan. Il digiuno iniziato a metà maggio e pronto a finire il 14 giugno, giusto in tempo per la prima partita del girone. Ai credenti è vietato bere, mangiare, fumare e concedersi rapporti sessuali. Fino all’iftar, ovvero il pasto serale che, dopo il tramonto, interrompe questa sofferenza. E il minuto 49 della partita con la Turchia cadeva proprio in concomitanza con il rompete le righe.
“E’ stata tutta una strategia – ha poi confessato il ct tunisino Nabil Maaloul – l’ho preparata perché molti giocatori stavano digiunando”. Una strategia già provata quantomeno, al minuto 58 dell’amichevole contro il Portogallo: “Peccato però che, in quel caso, Mouez non abbia capito quando buttarsi a terra”. In quel caso lo doveva avvisare il centrocampista Yassine Meriah, ma evidentemente la comunicazione non ha funzionato al meglio. Con la Turchia, invece, è stato deciso tutto in anticipo e i risultati si sono visti. Contro i campioni d’Europa è rimasto a terra 4 minuti, a questo giro solo uno. Quanto bastava però per ricaricare le batterie e per portare a casa un altro 2-2. Non sono mancate le prese in giro da parte dei compagni: “Sappiamo tutti che hai fatti finta” Gli hanno detto scherzando. Tanti sorrisi, dunque. Allegria e gioia di un popolo pronto a riunirsi davanti alle televisioni. Con qualcosa da bere o da mangiare anche, perché a quel punto il Ramadan sarà finito. E Mouez non dovrà più fingere…
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