Dito puntato verso gli spalti, fare minaccioso e un gesto che non è passato inosservato agli occhi del direttore di gara. Cenk Tosun ieri sera è stato espulso durante l'amichevole della sua Turchia contro la Tunisia (terminata 2-2) per aver minacciato alcuni tifosi dal campo.
E' successo tutto pochi minuti prima dei 60 minuti di gioco, quando i tunisini avevano appena pareggiato. All'improvviso l'attaccante turco dell'Everton si è diretto verso gli spalti furioso, tanto che i compagni hanno dovuto trattenerlo. E al suo gesto di minaccia è seguito il rosso dell'arbitro Alain Bieri.
All'indomani di questo episodio, lo stesso Tosun ha spiegato il motivo di quella reazione: "Mi sono girato e ho visto mio padre coinvolto in una rissa, l'ho visto che urlava. Ero furioso, li ho minacciati, gli dicevo di lasciarlo andare. Certo, ripensandoci non era quello il modo migliore per gestire quel momento", ha proseguito al quotidiano turco A Sport.
"Io sono sempre molto calmo ma lì ho perso il controllo, ho visto tutto rosso. Lo so che quando indossiamo la maglia della nazionale dobbiamo agire in modo responsabile, ma sono umano. Sono molto legato a mio padre, ha avuto un ruolo importante nella mia carriera, e quando ho visto cosa stava succedendo sugli spalti non sono riuscito a fermarmi. Adesso l'unica cosa che posso fare è chiedere scusa".