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Tomori: “Non so se resto, però mi piace essere al Milan”

Arrivato a Milano in prestito con diritto di riscatto dal Chelsea, Fikayo Tomori è subito diventato un titolare del Milan di Stefano Pioli. Un impatto decisamente positivo per un ragazzo che da subito è rimasto stregato dal club rossonero: “Sapevo che il Milan fosse un grande club, ma quando sono arrivato e sono andato al museo di Casa Milan, ho visto tutti i Palloni d’Oro, le foto dei grandi giocatori che ci sono stati prima, poi le sette Champions League” ha raccontato in un’intervista al Times.


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Il tutto nasce da una lunga chiacchierata con Paolo Maldini, un punto di riferimento per Tomori: “Voglio impressionarlo. È come se da attaccante un giorno ti ritrovassi Cristiano Ronaldo o Messi come tuo direttore sportivo”.


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Così come è un punto di riferimento Zlatan Ibrahimovic: “Anche quando non gioca entra negli spogliatoi e parla come se stesse iniziando anche lui la partita. Quella motivazione coinvolge la squadra”. Un modello per tutta la squadra per la sua professionalità e per la sua voglia costante di migliorarsi: “Quando è vicino senti la sua presenza: non è intimidatorio o scoraggiante, tutti vogliono aumentare il loro livello, tu vuoi raggiungere quel livello e soddisfare le sue aspettative”.


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In conclusione Tomori parla anche del suo futuro. Se il Milan volesse continuare a puntare su di lui anche per le prossime stagioni, dovrà esercitare il diritto di riscatto fissato a 25 milioni di sterline, ma Tomori non si sbilancia: “Al momento mi piace essere a Milano, giocare e fare questa esperienza. Se rimarrò qui più a lungo non lo so, cerco di non pensare così lontano. C’è ancora molta strada da fare in questa stagione”.