Spartak Mosca escluso dall’Europa League: gli scenari
Nelle scorse ore i provvedimenti della UEFA contro lo Spartak Mosca, cosa succederà ora?
La guerra in atto in Ucraina sta cambiando anche gli scenari nel mondo del calcio. È di oggi la decisione di escludere lo Spartak Mosca dall’Europa League. E quale sarà il futuro del Lipsia? Dovrà giocare contro una ripescata, o supererà direttamente il turno?
Il Lipsia già ai quarti di Europa League? Lo scenario
In attesa di comunicazioni ufficiali attese nelle prossime ore, il Lipsia è in attesa di capire quale sarà il suo destino. La UEFA potrebbe avrebbe a disposizione una sola strada – che è la più semplice -: quella di far approdare il club tedesco direttamente ai quarti di finale di Europa League. Ci sarebbe anche un caso molto poco probabile, secondo cui la classifica del girone C andrebbe stravolta con il Leicester che sarebbe ripescato da seconda ed il Napoli passerebbe da primo. La possibilità di questa ipotesi è remota, proprio perché si andrebbe a riscrivere tutto il quadro dei sedicesimi di finale di Europa League.
Il caso Spartak Mosca
In tutte le competizioni europee solo lo Spartak Mosca è l’unica squadra russa non eliminata, dato che il primato nel girone C di Europa League gli aveva concesso il diritto di saltare i sedicesimi di finale. Il sorteggio di Nyon ha decretato che lo Spartak avrebbe dovuto affrontare il Lipsia negli ottavi di finale, con la gara d’andata che avrebbe dovuta esserci in Germania e poi in Russia la settimana successiva. Invece nulla di tutto ciò, perché sia la UEFA che la FIFA hanno deciso di sospendere tutti i club e le nazionali russe da tutte le competizioni in seguito delle decisioni iniziali adottate dal Consiglio FIFA e dal Comitato Esecutivo UEFA di domenica scorsa, che prevedevano l’adozione di misure aggiuntive da concordare martedì 1 marzo.
Le conferme degli esperti
La prima soluzione, quella del ripescaggio, appare la più praticabile, sia per ragioni di certezza giuridico-sportiva (i risultati del girone sono già stati regolarmente omologati, compreso quello del Napoli – che peraltro ha già giocato – immediatamente dietro ai russi in classifica) sia per questioni pratiche (non è semplice riformulare un calendario con una scadenza così ravvicinata).
Il provvedimento appena varato andrebbe così a superare quanto previsto dal Comitato Esecutivo UEFA nella giornata di domenica, quando si era stabilito che la Russia non avrebbe più potuto giocare partite internazionali sul proprio territorio, come conferma l’esperto di diritto sportivo Carlo Rombolà a Gianlucadimarzio.com.
La cronologia delle decisioni di FIFA e UEFA
Dunque, la decisione di FIFA e UEFA di sospendere tutti i club e le nazionali russe da tutte le competizioni è solo l’ultima scelta in ordine cronologico come conseguenza dovuta dalla guerra tra Ucraina e Russia. In precedenza, il CIO – a cui si è accodata la FIFA – ha deciso di escludere la bandiera russa e l’inno nelle competizioni internazionali. Venerdì scorso, in più, la UEFA ha spostato la sede della prossima Champions League da San Pietroburgo a Parigi, allo Stade de France il prossimo 28 maggio.