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Alessandria story, dai playoff ai playoff. Il ds Soldati: “Ora siamo un gruppo vero”

Come due anni fa, la postseason arriva solo all’ultima giornata. Ma che differenza: dalla promozione mancata a un traguardo insperato, il ds Soldati racconta l’Alessandria di Colombo

Parola d’ordine? Playoff. Che domini un campionato o che lo subisca, l’Alessandria non conosce altro verdetto. “Ma che brividi questa volta”, confessa il ds Alessandro Soldati. “Solo due settimane fa era davvero difficile pensare di arrivarci a giocare la postseason. Poi invece…”. I grigi vincono a Pontedera lo scontro diretto, battono l’Albissola nell’ultima giornata e contemporaneamente i diretti avversari cadono a Lucca. Sei punti recuperati in due partite, decimo posto centrato al fotofinish e un finale di stagione ancora da scrivere.

“Affronteremo avversarie tutte davanti a noi in classifica, ma non per questo partiremo battuti”, continua il direttore sportivo dell’Alessandria in esclusiva per GianlucaDiMarzio.com. “Siamo liberi, ce la giocheremo senza pressione questa volta”. Il pensiero corre inevitabilmente a due anni fa: Braglia, la coppia Bocalon-Gonzales, il record di punti nel girone d’andata. Poi il blackout e l’harakiri. Cremonese in B e la parola playoff che allora in Piemonte aveva un sapore molto più amaro. “Fu un grande smacco, anche se eravamo stati capaci di reagire fino alla finale contro il Parma. Restano emozioni positive e la lezione degli errori da non ripetere: abbiamo fatto mea culpa più di una volta, ora sappiamo come affrontare certe situazioni”.


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Sliding doors nella storia dell’Alessandria. “Ma è normale che certe cose capitino una volta sola: anche la semifinale di Coppa Italia contro il Milan (era il 2016, ndr), è qualcosa di unico per una squadra di Serie C. Dobbiamo invece sottolineare la continuità di rendimento con le stagioni passate: mancare i playoff quest’anno sarebbe stato un brutto passo indietro”. Un segnale importante, da parte di una società che negli ultimi mesi ha cambiato impronta. “In questo momento abbiamo 7-8 ragazzi del settore giovanile aggregati stabilmente in prima squadra”, spiega Soldati. “C’è una netta variazione di strategia che la società sta adottando a partire da questa stagione, investendo molto nel vivaio. Ci aspettiamo i risultati nel medio periodo. Ma i playoff erano nelle corde di questa squadra”.

Il ds rivela l’aneddoto della svolta. “A febbraio, dopo il ko con l’Arzachena che portò all’esonero di D’Agostino, mi ricordo che parlai ai ragazzi. –Guardatevi negli occhi: voi valete più di così. Dimostratelo, con la massima disponibilità per lo staff che arriverà-. E così hanno fatto”. Parole giuste al momento giusto. “Bravi loro invece, io c’entro poco”, sorride Soldati. “Si è venuto a creare un gruppo davvero affiatato, è lì che l’Alessandria ha fatto il salto di qualità. Così diventa tutto più facile”. E leggero: mica male la vita dell’outsider.


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