Sergio Pirozzi, il sindaco di Amatrice, tra i candidati alla Panchina d’Oro
Un premio ambito, una candidatura inaspettata. E’ quella di Sergio Pirozzi per la Panchina d’Oro. Un nome e un volto che in molti hanno iniziato a conoscere dallo scorso 24 agosto. Una data difficile da dimenticare, quella del terremoto che ha sconvolto il centro Italia e distrutto alcuni comuni di Lazio, Umbria e Marche. Tra cui Amatrice, di cui Pirozzi è sindaco. Al suo impegno istituzionale però, prima di quel 24 agosto, accompagnava anche un ruolo di campo, come allenatore del Trastevere Calcio dal 2014. Una realtà ‘di quartiere’ nel cuore di Roma che adesso è in vetta alla classifica del Girone H di Serie D e punta alla Lega Pro. Dal sisma però, Pirozzi non ha più lasciato la sua gente e sulla panchina del Trastevere siede il suo secondo, Aldo Gardini. La società però non l’ha sollevato dal suo incarico e sono state diverse le iniziative che il Trastevere ha promosso per essere vicino al suo allenatore e a chi ha perso tutto in una notte. Dalla vendita delle maglie numero 10 che Totti indossò nelle giovanili del Trastevere (il cui ricavato è destinato proprio ai terremotati) a raccolte fondi che hanno coinvolto la società e chi vi gravita attorno come tutte le persone ed i tifosi che hanno voluto mostrarsi solidali con chi stava – e sta – attraversando momenti difficili.
“Sia io che l’allenatore, Sergio Pirozzi, quella notte eravamo lì. La mattina dopo ci siamo visti e salutati dalla cima delle macerie dove stavamo prestando aiuto, insieme ai soccorsi”, aveva raccontato ai nostri microfoni Pier Luigi Betturri, presidente del Trastevere. E da allora Pirozzi non ha più lasciato Amatrice, perché la sua rinascita passa anche dalla presenza e dalla forza del suo sindaco. #AmalAmatriceAmala, come si legge intorno ai campi d’allenamento del Trastevere. Ed ora Pirozzi è protagonista di una petizione su Change.org che lo vuole vincitore della Panchina d’Oro (riconoscimento che viene consegnato ogni anno a Coverciano), iniziativa che finora ha superato le 15mila adesioni. “Ho dovuto abbandonare la mia passione”, ma la sua passione non ha abbandonato lui, un sindaco che, come si legge nella motivazione della petizione “ha anteposto la sua Terra, la sua Città, diventando l’Allenatore della Sua Gente”.