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Samp, Garrone: “Cedere a Ferrero un errore. Senza Barnaba fallimento e Serie D”

Le parole dell’ex presidente della Sampdoria Edoardo Garrone sulla situazione del club

La situazione della Sampdoria continua a preoccupare. Per provare a risanare la questione (leggi QUI i dettagli) è intervenuto anche l’ex patron del club Edoardo Garrone. L’attuale proprietario della Erg è intervenuto ai microfoni di Telenord: La cessione della Sampdoria a Massimo Ferrero fu un errore. Mi ritrovai tra l’incudine della tenuta della mia famiglia e il martello delle reazioni della piazza e dovetti scegliere l’incudine. Commisi un ulteriore sbaglio compiendo un atto di eccessiva fiducia verso chi mi propose questa soluzione”.

 

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Sampdoria, le parole di Garrone

Garrone ha raccontato la trattativa della cessione del club a Ferrero dopo che la società di famiglia stava attraversando un brutto periodo. “Qui commisi un nuovo errore, ovvero quello di rifiutarmi di prendere parte al negoziato e di delegarlo ai manager della San Quirico (la holding delle famiglie Garrone e Mondini che controllava la Samp, ndr) e agli advisor. Non ho preteso di verificare sino in fondo la solidità e l’affidabilità di Ferrero e approfondire la due diligence e fidarmi dei riscontri ricevuti. Vidi Massimo Ferrero una sola volta e poi a giochi fatti il giorno del passaggio di consegne. La squadra era stata ceduta alla cifra simbolica di un euro. Può sembrare strano, ma Ferrero è peggiorato rispetto a come si era proposto inizialmente: il calcio può dare alla testa. Monitoravo i primi bilanci e vedevo che le cose andavano bene, al di là delle crescenti esibizioni quantomeno pittoresche del personaggio”.

 

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Poi nel 2018, entra in scena il compianto Gianluca Vialli che, attraverso la cosiddetta spac Tyfosi Capital, si interessa alla Sampdoria insieme ai finanzieri statunitensi Jamie Dinan e Alex Knaster. “Per questo in piazza tra i tifosi affermai che la Sampdoria era un bene contendibile e che se Ferrero non avesse venduto allora sarebbe stato un pazzo. Pronunciai anche un’altra frase, è vero: farò quanto in mio potere, qualora un domani ce ne fosse bisogno, per non farla fallire. Che è diverso dal dire sinché ci sarò io, non fallirà. Esistono delle regole, delle leggi e vanno rispettate”. Offerta da 72 milioni di euro, che però Ferrero rifiuta. 

 

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Da lì la situazione precipita. Dal bluff dei mediatori di Al Thani fino al cosiddetto “piano Barnaba”, che prende il da Alessandro Barnaba, proprietario del Lille. La Sampdoria può essere salvata solo così. E a chi sostiene che debba farlo io dando i soldi a Ferrero sfugge il fatto che la legge non consente di compiere investimenti in perdita. E la Samp lo è. Non solo noi ma nessuno potrà mai effettuare un’operazione del genere, al di fuori delle norme. Per questo se il piano Barnaba non andrà a buon fine, alla Sampdoria non resteranno che il fallimento e la serie D“.