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Sampdoria, Garrone: “In presenza di progetti seri ci siamo stati e potremmo esserci ancora”

La nota stampa dell’ex presidente della Sampdoria Edoardo Garrone in merito alle vicende societarie

Dopo un lungo periodo di silenzio, l’ex presidente della Sampdoria Edoardo Garrone è tornato a parlare e lo ha fatto tramite una nota stampa diffusa nel pomeriggio di oggi (lunedì 23 gennaio 2023). Edoardo Garrone è diventato presidente della Samp a febbraio 2013 dopo la morte del padre Riccardo. A giugno 2014 Garrone ha poi ceduto il club blucerchiato a Massimo Ferrero.  

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Attraverso la nota pubblicata, l’ex presidente Garrone si è espresso sulla situazione della Sampdoria e sulle trattative non andate a buon fine per rilevarla. Nello specifico, ha parlato della trattativa portata avanti nel 2019 da Gianluca Vialli e quella delle scorse settimane alla quale ha lavorato Alessandro Barnaba per conto della Merlyn Partner. Operazioni nelle quali lo stesso Garrone ha affermato di essere stato coinvolto.

Sampdoria, le parole di Garrone sulla situazione societaria

Questa la nota stampa pubblicata da Garrone: “La Sampdoria dal 2019 vive uno stato di crisi dovuto alla situazione generale che ha investito il Presidente Massimo Ferrero e le sue società. Un soggetto che oggi riceve giudizi molto duri, ma che fino a pochi anni fa era parte integrante del sistema calcistico nazionale dentro e fuori il campo di gioco. In un silenzio vigile e operoso ho sempre seguito le vicende societarie della Sampdoria. Non ho dimenticato i sacrifici compiuti dalla mia famiglia durante i 12 anni in cui abbiamo avuto l’onore e l’onere di avere la responsabilità della gestione della società. Non ho dimenticato le mie parole di quell’11 giugno 2019 e l’atmosfera e le circostanze che hanno portato a quel momento”.

L’ex presidente ha rivelato di aver lavorato con Vialli nel 2019 per l’acquisto della Samp, spiegando come mai la trattativa non si sia conclusa: È stato quindi normale per me, anche per il rapporto di reciproca stima con Gianluca Vialli rispondere ‘presente’ quando mi chiese di aiutarlo nei suoi tentativi di acquisizione della Sampdoria nel 2019, supportandolo nelle trattative e impegnandomi con lui a sottoscrivere una quota dell’investimento insieme ad altri importanti soggetti internazionali. Tutti vi ricorderete i continui ‘tira e molla’ e rialzi di Massimo Ferrero, che portarono Gianluca Vialli dopo quasi un anno e ben due tentativi a ritirare le importanti offerte”.  

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Poi, ha parlato anche della trattiva portata avanti da Barnaba: “Già prima del 2020, anno della pandemia, il mondo del calcio aveva dimostrato tutte le sue difficoltà e quanto oggi la gestione di una squadra di calcio necessiti, oltre a una solida capacità finanziaria, un insieme di competenze specifiche: piani industriali seri e sostenibili condotti da professionisti con esperienze, visioni e relazioni internazionali.Quando Alessandro Barnaba, i primi giorni di ottobre del 2022, mi chiese di incontrarlo perché interessato a valutare l’acquisizione della UC Sampdoria con il suo fondo Merlyn Partner fui ben lieto prima di aiutarlo a comprendere meglio il contesto generale e successivamente di ascoltare e valutare il suo piano. La proposta del Fondo Merlyn era caratterizzata da un piano industriale molto serio per il salvataggio della società e il rilancio della squadra e prevedeva per la sua realizzazione una serie di condizioni e il rispetto di una precisa tempistica, ben spiegate nel comunicato stampa di Merlyn del 5 gennaio scorso”.

Ha poi aggiunto: “Anche in questo caso, come già avvenuto alcuni anni prima con l’operazione Vialli, considerata la qualità del progetto e le professionalità in campo ci siamo resi disponibili a valutare la sottoscrizione, tramite la nostra holding di partecipazioni San Quirico, di una quota insieme ad altri investitori internazionali, qualora le condizioni ben evidenziate da Alessandro Barnaba per rendere fattibile l’operazione si fossero verificate. Questo scenario, come tutti noi ben sappiamo, non si è avverato. La proposta di Barnaba e di Merlyn Partner non è stata presa in considerazione né dalla proprietà che ha evidentemente altri obiettivi ma certamente non quelli del salvataggio della società e il rilancio della squadra, né dal CDA che con il suo rifiuto ha condannato al fallimento quella che era l’ultima, l’unica e la migliore soluzione in grado di garantire un futuro positivo per la Sampdoria”

Garrone ha poi continuato: “Invece sono state diffuse tante ipotesi confuse, non chiarite e mai verificate da parte di vari soggetti (comprese le banche coinvolte) che hanno generato un clima di immotivate false speranze nascondendo pertanto il vero stato di salute della Sampdoria. Più volte negli ultimi giorni, riprese poi da più fonti giornalistiche, sono stato coinvolto, falsamente e strumentalmente, in fantasiosi progetti che non mi vedono in alcun modo presente. Le condizioni poste da un professionista come Alessandro Barnaba, con un track record unico in Europa (il caso del Lille è emblematico e rappresenta una delle storie più belle di salvataggio, conseguente rilancio e vittoria di un campionato di calcio in meno di 2 anni), insieme al suo piano industriale, erano la chiave per il successo di questa difficilissima operazione di salvataggio. La mancata accettazione del piano, delle suetempistiche e condizioni ha condannato la società ai drammatici scenari che erano stati già ben ipotizzati e descritti da Barnaba nelle precedenti settimane”.  

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 L’ex presidente ha ribadito come davanti a un progetto serio lui è pronto a tornare in campo: “Come dimostrano le vicende qui brevemente menzionate, in presenza di progetti seri, sostenibili e ideati solo per il bene della Sampdoria, all’interno di un pool di investitori, noi ci siamo stati (prima con Vialli e poi con il Fondo Merlyn) e potremmo esserci anche in futuro. Il contesto generale di oggi è purtroppo molto lontano da questo scenario e le conseguenze delle decisioni che hanno portato al fallimento dell’ultima trattativa per il cambio di proprietà e per dare alla Sampdoria il futuro che merita sono solo da imputare all’attuale proprietà e al suo CDA”