Russia, Kokorin e Mamaev ora sono nei guai
Arrivano le prime e inevitabili conseguenze per Aleksandr Kokorin (Zenit San Pietroburgo) e Pavel Mamaev (Krasnodar), i due calciatori russi protagonisti nella giornata di ieri della folle aggressione ai danni un funzionario del governo russo, preso a colpi di sedia. L’episodio è avvenuto in un bar, nel quale i due (probabilmente ubriachi) si sono resi protagonisti del controverso episodio.
Secondo quanto filtra dalla Russia, lo Zenit sarebbe pronto a rescindere il contratto con Kokorin (contratto che peraltro scade nel 2019), già protagonista in passato di vicende non proprio edificanti. Il club di San Pietroburgo ha condannato con una nota il gesto di Kokorin: “Siamo indignati e aspettiamo le indagini delle autorità competenti. Quanto successo suscita in noi vergogna. Ci sarà una punizione per il giocatore, ma non è necessario parlarne. Siamo delusi, perché uno dei giocatori più talentuosi del paese si è comportato in maniera disgustosa”.
Il Krasnodar ha invece comunicato di aver inflitto la massima pena possibile (per ora) a Mamaev, ovvero multa e allontanamento dalla squadra, in attesa di rescindere il contratto: “Si tratta di un comportamento oltraggioso, stiamo studiando un modo per rompere l’accordo e faremo di tutto per raggiungere questo obiettivo”.
Inoltre, sono arrivate anche le parole di condanna del Ministro dello Sport russo, Pavel Kolobkov: “Le vittime si sono rivolte alla polizia, ci sono i video. I due calciatori non hanno attenuanti, se verrà completamente dimostrata la loro colpevolezza non giocheranno mai più nella nazionale russa. Il loro comportamento getta un’ombra su tutto il nostro calcio”.