Rooney: “Il tridente del Liverpool mi ricorda la Roma con Totti”
Il Liverpool, fermato sul più bello nella sua rincorsa a quella Premier che manca da 30 anni (25 punti di vantaggio sul Manchester City a nove giornate dalla fine) deve dire grazie soprattutto al suo tridente delle meraviglie. Manè-Firmino-Salah, non è un caso che i Reds abbiano segnato 66 gol in 29 gare di campionato. 49, in stagione, arrivano proprio dal senegalese, dal brasiliano e dall'egiziano. Difficile trovarne di più forti.
Wayne Rooney, che è ancora il miglior realizzatore della nazionale inglese e del Manchester United, ci ha provato e ha pescato dall'Italia: "Il tridente del Liverpool mi ricorda il gioco di Totti alla Roma, quando i giallorossi giocavano con lui da "10" e due attaccanti esterni che attaccavano l'area", ha spiegato in una intervista al Sunday Times l'attaccante del Derby County.
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"Io mai goleador"
Il discorso scivola poi sulla propria carriera, fatta di battaglie, vittorie, sconfitte e gol segnati: "Anche se potevo farne di più – ha ammesso – però a dire il vero non sono un marcatore naturale. Non sono mai stato un Gary Lineker o un Ruud van Nistelrooy". Rooney ha segnato 253 gol in 13 stagioni e 559 partite allo United e 53 reti con la maglia dell'Inghilterra.
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Meglio Messi o Ronaldo?
Poi c'è il solito paragone, quello fra Messi e Cristiano Ronaldo, suo compagno proprio allo United: "CR7 i primi tempi non era così concentrato nel fare gol, ma si vedeva quanto volesse diventare il migliore. I gol sono arrivati perché si è sempre allenato tantissimo. E' diventato un goleador implacabile e lui e Messi sono probabilmente i due migliori giocatori della storia del calcio. Hanno completamente cambiato il gioco in termini di numero di gol e non credo che ci sarà mai nessuno come loro”.
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Poi l'affermazione che non ti aspetti dato il passato condiviso con il portoghese: "Ronaldo è spietato in area di rigore, un assassino. Ma Messi ti tortura prima di ucciderti. E dà l’impressione di divertirsi di più. Nel gioco dell'argentino vedo tante cose diverse. Parliamo di padronanza di sè: non ricordo Messi segnare un gol in cui abbia colpito il pallone fortissimo. Lui lo fa rotolare in porta e lo fa sembrare facilissimo".