Un rapporto di amicizia sincero, nato in seguito all'esperienza condivisa con la maglia del Manchester United. Nel 2006 però Wayne Rooney e Cristiano Ronaldo non se le mandarono a dire, colpa di un quarto di finale nel Mondiale tedesco costato l'eliminazione all'Inghilterra. Un match, quello contro il Portogallo, finito anzitempo per 'Wazza', a causa di un rosso sventolato dall'arbitro Elizondo dopo un fallo di reazione su Carvalho: "Avevo subito una scorrettezza - racconta Rooney nella sua rubrica sul Times - l'arbitro non fischiò e pestai il piede al mio avversario. Sapevo che mi avrebbe espulso, così mi ritrovai a guardare il resto della partita su una piccola TV negli spogliatoi".
A catturare l'attenzione di Rooney fu poi l'occhiolino che Ronaldo fece all'inglese dopo il rosso: "Avevo in mano il telefono negli spogliatoi e cominciarono ad arrivarmi messaggi su Ronaldo, che avevo spinto via in campo quando lo vidi chiedere l'espulsione all'arbitro. Non riuscivo a credere a quello che stesse facendo, Ripensandoci però, capii che anche io avrei fatto lo stesso, soprattutto se mi avesse aiutato a vincere, certo che lo avrei fatto".
In seguito la riconciliazione: "Dopo la partita lo cercai per parlargli faccia a faccia, mi guardò come per chiedermi scusa ma io gli dissi: 'Goditi il torneo e buona fortuna. Ci vediamo tra qualche settimana e cerchiamo di vincere il campionato con lo United'.