Roma, Mourinho: "Se servirà faremo giocare Lukaku difensore centrale"

Grazie alle reti di Lukaku e Dybala la Roma ha ribaltato l’ottavo di finale di Coppa Italia contro la Cremonese, portando a casa la vittoria. La squadra di Stroppa, infatti, era andata avanti grazie alla rete Tsadjout, ma poi nel secondo tempo non è riuscita a manterere il risultato. Ai quarti di finale la Roma affronterà quindi la Lazio. Al termine della partita l’allenatore giallorosso Jose Mourinho è intervenuto ai microfoni di Mediaset.

Roma, le parole di Mourinho

L’allenatore della Roma ha inziato analizzando il match: “Abbiamo fatto il minimo indispensabile per non soffrire tanto. C’è bisogno rispetto per le nostre difficoltà e per quello che diamo. Nessuna squadra in Italia ha vinto senza neanche un difensore centrale in campo, non è facile. Abbiamo preso un rischio, siamo morti di stanchezza. Abbiamo vinto meritatamente, con tutto il rispetto per la Cremonese che non è una squadra di Serie B“.

Ai quarti di finale i giallorossi affronteranno la Lazio: “Non so come ci arriveremo. Prima avremo una partita importantissima da giocare domenica e siamo questa. Se servirà faremo giocare Lukaku difensore centrale“.

“Azmoun andrà via per la Coppa d’Africa, Mancini è diffidato: non so come arriveremo alla Lazio – ha continuato -. Ma abbiamo riempito lo stadio 43 volte di fila, il nostro pubblico merita tutto. Io stesso ho corso qualche chilometro oggi“.

Sul cambio modulo: “Sono contento di come hanno giocato ma è dura, è un rischio enorme. Siamo abituati a pressare alto perchè non sappiamo difendere bassi. Ma guardiamo partita dopo partita, ora pensiamo all’Atalanta“.

Chiosa finale con una reazione nei confronti dell’ex calciatore e opinionista Massimo Mauro: “Chi è che mangia nel nostro stesso piatto dovrebbe rispettarlo, anche perchè mi sembra che ancora da lì ci mangia… Verrà anche per soldi, oltre che per la sua bella faccia”.

“Netflix farà un documentario su di me”

In conferenza stampa Mourinho ha poi aggiunto: “Ti do una notizia, inizia un documentario su Netflix su di me, è un documentario sulla mia carriera e inizia giovedì. Ci sono cose che si sapranno solo là, mi pagano bene, sono un pazzo totale. Non avevo firmato ancora con la Roma, avevo dato la mia disponibilità, poi c’era un club che mi voleva e voleva che rompessi il compromesso con la Roma ma non sono andato. Tutti mi hanno detto che sono stato stupido, quando mi ha chiamato il Portogallo ho chiamato il mio presidente, così come accaduto quando mi hanno cercato in Arabia. Non penso che i Friedkin parlino alle mie spalle, è una cosa reciproca, per me non sono notizie vere”.