Hummels: “Non so perché con Juric non giocassi. In estate ero vicinissimo al Bologna, ho scelto la Roma per De Rossi”
Il difensore tedesco si è raccontato in un’intervista
Mats Hummels è al momento uno dei valori in più della Roma di Claudio Ranieri. E questo sembra paradossale, ripensando a come fino a qualche settimana fa il tedesco non riusciva a vedere il campo.
Il cambio di allenatore ha fatto bene a lui e alla squadra tutta: di questo, di Juric e di tanto altro l’ex Borussia Dortmund ha parlato in un’intervista a Il Messaggero.
Il difensore tedesco ha esordito parlando delle proprie condizioni in vista del derby, la partita più importante dell’anno: “Se non fossi stato male un paio di volte potrei dire che sono al 100%, invece un paio di influenze mi hanno un po’ debilitato. Sto tornando però in forma, sono contento“.
Poi, sul rapporto con Juric e sul modo in cui Ranieri gli ha stravolto la stagione: “Ranieri mi ha preso da parte il primo giorno dicendomi che gli piaceva il mio modo di giocare. Non aveva dubbi che avrei avuto un ruolo importante con lui e che avrei ottenuto sin da subito la sua fiducia. Juric invece aveva le sue idee di calcio. Forse non ero abbastanza in condizione per essere funzionale al suo gioco, ma non ho avuto problemi con lui. Semplicemente non mi ha dato la possibilità di giocare, una situazione anomala perché in 18 anni di carriera avevo sempre mostrato il mio valore”.
Roma, le parole di Hummels
Hummels ha poi proseguito: “Non so perché non giocassi, se un giorno lo rivedrò gli chiederò il motivo. Il problema è che quando faceva la formazione io non c’ero mai. Quando sono entrato contro la Fiorentina mi sono detto di non fare niente di stupido. Nemmeno il tempo di pensarlo che ho fatto autogol. A quel punto mi è venuto quasi da ridere, tutto stava andando male. Nella vita ho sempre cercato di affrontare le situazioni negative con umorismo, filosofia e lavoro, pensando che prima o poi le cose si aggiustano”.
Negli ultimi anni se ne sono dette di ogni sui rapporti del difensore con i propri allenatori, ma lui ha voluto chiarire: “Mi ha sorpreso il fatto che abbiano detto che io avessi un brutto rapporto con Nagelsmann, non ho mai avuto problemi con lui. Con Terzic invece non avevo una relazione idilliaca ma c’era rispetto. Alla vigilia della finale di Champions League ho espresso disappunto per come avevamo giocato in alcune partite ma nulla più”.
“In Germania c’è qualche partita sentita come Roma-Lazio. Qualcosa del derby ho iniziata a capirla l’altro giorno nell’allenamento a porte aperte. Sappiamo che conta per i tifosi, sono vittorie speciali che valgono doppio”.
“Ero vicino al Bologna ma ho scelto la Roma per De Rossi, l’esonero uno shock”
Ma Ranieri può essere l’uomo giusto anche per la Roma dell’anno prossimo? Il difensore la pensa così: “È un grande allenatore, l’ho capito dal primo momento in cui l’ho visto. Ha una naturale autorevolezza, si intende di giocatori, non deve alzare la voce per farsi capire e ascoltare. Sarebbe un grande tecnico per qualsiasi squadra. Io devo capire cosa farò, ma lui va tenuto stretto. Non ho ancora deciso il mio futuro, lo farò in estate. Qualora dovessi restare, sarei felicissimo di essere allenato ancora da lui”.
Ma Hummels avrebbe potuto vestire il blu al fianco del rosso in questa stagione, come da lui dichiarato: “In estate ero vicinissimo al Bologna, mi fecero un’ottima impressione. Poi, però, nel momento di dire sì non ero convinto al 100% e ho declinato la proposta. La Roma l’ho scelta per De Rossi, mi aveva fatto sin da subito un’ottima impressione. L’esonero è stato uno shock non solo dal punto di vista calcistico ma anche a livello personale”.
Per concludere, l’ex Borussia Dortmund ha parlato di cosa deve puntare la squadra in questa stagione: “Non dobbiamo concentrarci solo sulle coppe, ma su tutto. Abbiamo un’ottima rosa, ampia, e la panchina ha qualità. Tutto per tornare nelle prime 5-6 posizioni”.