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Premier League, i 5 giovani da tenere d’occhio nel 2024

I cinque giovani talenti della Premier League da seguire nel 2024: da Miley a Yarmolyuk

La Premier League, il campionato più bello del mondo e al tempo stesso la più grande palestra calcistica. I giovani che vengono fuori ogni anno dal campionato inglese sono decine e decine. Tant’è che già alcuni di quelli che avevamo indicato a inizio stagione non possono esserci più in quelli di gennaio dato che si sono già affermati alla grande, come Kobbie Mainoo, ormai titolare al Manchester United. Togliendo i vari Hinshelwood, Rico Lewis e Facundo Buonanotte, questi sono i giocatori nati dopo il 2003 da tenere d’occhio in Premier League.

 

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Credit: Martina Cutrona

 I cinque giovani talenti da seguire nel 2024 in Premier League

Prima di iniziare, serve una menzione d’onore per Luca Koleosho. L’italiano con il Burnley sarebbe stato agilmente tra i migliori giovani, ma un brutto infortunio al ginocchio lo ha fermato prima del previsto. Il rischio è quello di tornare direttamente nella prossima stagione, ma ha già fatto vedere delle ottime cose in Premier.

Iniziamo dunque con Lewis Miley. Difficilmente in questa stagione avrebbe avuto un ruolo così importante se il Newcastle non avesse avuto un’emergenza di infortuni e squalifiche (vedi Tonali) così pesante a centrocampo. Howe ha dovuto pescare dal vivaio e ha scelto bene affidandosi al classe 2006. Da quando ha sette anni è con i Magpies e ora sta vivendo un sogno. Dopo l’esordio in Premier League nella scorsa stagione, quest’anno è diventato una colonna del centrocampo del Newcastle scendendo in campo anche in Champions League: 13 presenze in totale con un gol e due assist. Nasce come trequartista, ma nello scacchiere di Howe è stato spostato a mezzala, senza però dimenticare i fondamentali offensivi.

 

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Rimaniamo a centrocampo e passiamo a Yegor Yarmolyuk. Anche il classe 2004 del Brentford ha iniziato come trequartista, ma si è esaltato come centrocampista box to box. L’ucraino è arrivato a Londra dal Dnipro-1 nell’estate del 2022. Passa una stagione nell’anonimato: inizia nella seconda squadra, poi 18 minuti in Coppa di Lega e il resto dell’anno rimane in Premier League 2. Anche in questa stagione sembrava destinato alla seconda squadra, quasi due mesi di panchina nella prima parte di campionato. Da ottobre poi Frank ha iniziato a schierarlo sempre più spesso: buone prestazioni sia da subentrante che da titolare. Il 2024 può essere l’anno della consacrazione.

Come nel caso di Miley e del Newcastle, anche al Brighton la grande emergenza infortuni ha fatto emergere nuovi talenti, come Carlos Baleba. Il classe 2004 era arrivato nella scorsa estate dopo una buona stagione con il Lille con l’etichetta di erede di Caicedo. Un ruolo da raccogliere non da poco conto, essenziale per De Zerbi e la cessione più remunerativa della storia del club con i 130 milioni spesi dal Chelsea. Non ha iniziato nel migliore dei modi, giusto il tempo di adattarsi e diventa importante per le rotazioni dell’allenatore italiano. Grande forza fisica e una “lavatrice di palloni”: non è ancora un titolarissimo, ma ha dimostrato di poter ampiamente meritare quel posto.

Si passa poi a David Ozoh. Nato a Valencia, ma nel vivaio del Crystal Palace da quando ne ha 8. Il 18enne è diventato un vero e proprio esempio per tutti i ragazzi dell’Academy delle Eagles. Ha fatto tutta la trafila delle giovanili lì diventando anche una colonna dell’Inghilterra U18. Nella scorsa stagione è diventato il più giovane esordiente nella storia del club. Fino a poche giornate fa, in questo campionato Roy Hodgson non gli stava concedendo troppo spazio. Fino a quando non l’ha buttato in campo nel primo tempo della partita contro il Manchester City al posto dell’infortunato Ward. Un’ottima prestazione che l’ha fatto salire nelle rotazioni dell’allenatore inglese.

 

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Concludiamo la lista con Luke Harris. Il trequartista, all’occorrenza mezzala, classe 2005 domina nella Premier League 2, categoria U21, da quando ha 16 anni con la seconda squadra del Fulham. Ad alimentare il mito, la tripletta messa a segno in 12 minuti contro l’Under 23 del Newcastle. Nell’agosto del 2022 ha esordito da titolare con la prima squadra in EFL Cup. Marco Silva lo porta anche in Premier League, prima contro l’Aston Villa, poi contro il Manchester City. A dicembre la grande occasione: parte per il Mondiale in Qatar con il Galles. Non è convocato a tutti gli effetti ma il ct Page lo ha fatto andare per farlo integrare con i grandi. Gioca da titolare la partita contro il Manchester City ma poi Silva non lo convoca più. Ricompare in panchina qualche settimana fa e sembra che sia ritornato a essere utile per il portoghese. Il 2024 può essere il suo anno.