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Il Pisa non ci sta e risponde al designatore Rocchi: “Ci troviamo in disaccordo”

Il comunicato del club nerazzurro dopo le dichiarazioni del disegnatore arbitrale sui fatti di Pisa-Fiorentina

A qualche giorno di distanza da Pisa-Fiorentina, terminata 0-0 non senza polemiche, si torna a parlare della questione legata all’arbitraggio e ai gol annullati, in particolare a quello tolto a Meister.

In particolare, il club nerazzurro è voluto tornare sulle dichiarazioni del designatore arbitrale Gianluca Rocchi al programma “Open Var”, in cui sono state spiegate le motivazioni della scelta, fornendo ulteriori spiegazioni. “Mi rendo conto che non sia facile da accettare, ma il regolamento è chiarissimo. Qui devi solo stabilire con immediatezza se chi segna tocca il pallone con il braccio, a prescindere che sia involontario o meno Non esiste un’interpretazione soggettiva in casi come questi”, aveva dichiarato proprio Rocchi.

“Durante l’ultima giornata del campionato di Serie A il Pisa Sporting Club si è trovato, suo malgrado, ancora protagonista (7 giorni dopo l’episodio di Napoli-Pisa) di un nuovo capitolo della “giurisprudenza” arbitrale”.

Esordisce così il comunicato del club nerazzurro che, nel pomeriggio di mercoledì 1 ottobre, ha deciso di commentare alcune decisioni arbitrali prese proprio nel corso del derby giocato contro la Fiorentina. Nel dettaglio, si legge nella nota, il club fa riferimento all’interpretazione dei tocchi di mano-braccia nell’aria di rigore“.

Il comunicato del Pisa

Ma andiamo con ordine. Il comunicato del club nerazzurro continua così. “Come ogni martedì, a “Open Var”, abbiamo ascoltato con grande attenzione le spiegazioni regolamentari di Gianluca Rocchi, il designatore della Can di Serie A e B – si legge nella nota del club – . Il Pisa SC prende atto delle delucidazioni fornite e ritiene che queste, provenendo da un Organo Ufficiale e rappresentando dimostrazione di apertura al dialogo e alla trasparenza, vadano accettate e rispettate, in linea con lo stile del nostro Club”.

E ancora: “Nonostante ciò, pur avendo ascoltato con grande attenzione le argomentazioni, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, ci troviamo in evidente disaccordo. Nel caso specifico – spiega il Pisa – l’interpretazione dell’episodio che ha visto protagonista Marin Pongracic, difensore della Fiorentina, risulta contraria rispetto a quanto accaduto, ad esempio, in Spagna-Germania a Euro 2024: il braccio di Marc Cucurella – allora non sanzionato col rigore dalla squadra arbitrale di Anthony Taylor – venne poi definito, dagli organi preposti, ‘sempre punibile'”.

Pisa, Gilardino (PHOTO CREDITS: Pisa Sporting Club)
Pisa, Gilardino (PHOTO CREDITS: Pisa Sporting Club)

“Se è una nuova linea interpretativa la accettiamo”

Alla base della protesta del Pisa la mancata uniformità di decisione circa gli interventi con il braccio in area di rigore.: “Non a caso, nel corso degli anni, durante le riunioni informative con gli arbitri, è stato infatti sottolineato che ‘le braccia che aumentano il volume del corpo portano sempre a una sanzione’. Per questo motivo, negli ultimi tempi, tanti calciatori, inclusi quelli del Pisa, si sono trovati a difendere con le braccia dietro la schiena, com’è successo per esempio a Mehdi Leris durante il primo tempo contro la Fiorentina”.

Il comunicato del Pisa si conclude così. “Ciò detto, il Pisa Sporting Club è da sempre aperto al cambiamento, all’innovazione e alle modifiche regolamentari e interpretative. Se la valutazione del tocco col braccio in area di Pongracic costituisce una nuova linea interpretativa, la accettiamo, auspicando che possa essere d’aiuto per il presente e il futuro del campionato e possa contribuire ad uniformare il giudizio e ad agevolare i calciatori nella gestione degli interventi difensivi. Augurandoci, però, di non essere nuovamente coinvolti, fra qualche mese, in episodi “modello” che servano a chiarire nuove linee interpretative o rappresentino una innovativa “giurisprudenza” arbitrale”.