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Talento, sogni e lezioni di spagnolo. Perrotti: “Con i Mostóles la mia occasione. Ho dato la mia parola a ZW Jackson”

Matteo Perrotti, giocatore della Zeta FC (Crediti: Ufficio Stampa Kings League)
Matteo Perrotti, giocatore della Zeta FC (Crediti: Ufficio Stampa Kings League)

Matteo Perrotti si racconta ai microfoni di gianlucadimarzio.com tra retroscena di Kings League ed esperienze spagnole

Avete presente quelle occasioni che capitano una volta sola? Insomma, quel famoso treno che rischia di passare per poi non tornare mai più. È capitato a ognuno di noi di avere questa sensazione. Ecco, questo per certi versi è ciò che sta succedendo anche a Matteo Perrotti.

Io ragiono sempre d’impulso e faccio quello che ritengo giusto“. Classe 1999, trequartista del Villa Valle in Serie D, MVP assoluto degli ZetaFC del presidente e YouTuber ZW Jackson, in Kings League Lottomatica.sport. Mentalità forte, obiettivi ben chiari e tanta voglia di stupire se stesso e chi gli sta intorno. Sempre ricordandosi che il talento non è abbastanza, come si è tatuato sul corpo.

Ma non solo. Matteo Perrotti è diventato anche il primo calciatore a essere protagonista di uno scambio internazionale tra Kings League Italia e Kings League Spagna, almeno per un giorno. Oltre alla stagione regolare con gli ZetaFC, dunque, il classe 1999 avrà l’occasione di vestire anche la maglia degli Ultimate Móstoles di DjMaRiiO, uno dei content creators iberici più famosi con circa 10 milioni di iscritti su YouTube.

Una chiacchierata, un viaggio alla scoperta di chi è davvero Matteo Perrotti. Tra motivazioni, priorità, decisioni difficili e salti nel vuoto. Non senza retroscena di ‘calciomercato’ di Kings League: “Ho dato la mia parola a ZW Jackson per un lungo periodo, ci siamo posti l’obiettivo del Mondiale da raggiungere insieme. Recentemente mi hanno contattato Stallions e Underdogs, ma ho declinato a prescindere dalla proposta economica, anche se apprezzo molto“.

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Ho conosciuto Antonio perché cercava calciatori per un suo video su YouTube. Da quella volta è poi nato un bel rapporto“. È iniziata così la nostra chiacchierata con Matteo Perrotti, andando a ripercorrere il suo percorso. “Mi ha accennato della Kings League quando era un progetto che stava ancora nascendo, già da lì sapevo che in caso l’avrei voluta fare con lui. Ho avuto offerte da AlpaK e Punchers, ma quando è arrivata la chiamata di ZW non ci ho neanche pensato“. Una promessa diventata poi realtà.

5 presenze, 6 gol, 2 assist. Due volte MVP della partita, una volta MVP dell’intera giornata. Il classico giocatore che, in campo, fa tutto bene. Dribbla, vede la porta, protegge. Un talento che è stato riconosciuto anche in Spagna. “Mi ha scritto in dm DjMaRiiO in persona. Mi ha chiesto se fossi interessato a giocare qualche partita con la sua squadra, gli Ultimate Móstoles. La Kings in Spagna si gioca la domenica, quindi mi sono reso conto da subito che fosse impossibile“.

Matteo Perrotti, giocatore della Zeta FC (Crediti: Ufficio Stampa Kings League)
Matteo Perrotti e la Zeta FC (Crediti: Ufficio Stampa Kings League)

Ricordate il treno di cui parlavamo all’inizio? Non è questo il caso. “Poi pensandoci, per fortuna questa settimana il campionato di Serie D è fermo e quindi si è creata l’occasione perfetta. Ho sentito la dirigenza, che a sua volta ha contattato la Lega. Antonio è rimasto molto contento, è una vetrina sia per me che per la Zeta“. Niente occasione sprecata, dunque, almeno questa volta. Spazio a una nuova esperienza che può portare consapevolezza e una visione nuova del mondo Kings.Ho fatto qualche call con il loro allenatore, la vivono in maniera folle“.

Le priorità, però, sono ben chiare nella mente di Matteo Perrotti. “Se non avessi avuto la domenica libera, per quanto felice della richiesta, non avrei potuto accettarla. Il mio focus principale rimane il Villa Valle – 5° nel girone C di Serie D -, e non potrei neanche pensare di chiedere alla società di poter andare in Spagna e saltare una partita“. Come abbiamo detto, idee ben chiare, anche se… “Qualora dovessero capitare altre occasioni ben venga, mai dire mai“.

Talento, Cristian Brocchi e… lezioni di spagnolo

Un viaggio decisamente complesso, in cui figura anche Cristian Brocchi, ex giocatore e allenatore del Milan, oggi alla guida del club rossonero di Kings League. “Non pensavo fosse così dentro il progetto. È una persona d’oro, penso che in tutto il gruppo è quello che ci mette più passione. Cene, discorsi, allenamenti… la vive come quando allenava ai massimi livelli“. Da allenare Donnarumma e Locatelli a Perrotti, Di Mauro e Buono il passo è breve. “Per noi giocatori è un orgoglio. Tratta ognuno di noi come giocatori di Serie A, pretende tanto da ciascuno e questo non fa che gasarci ancora di più“.

La 10 sulle spalle al Villa Valle e in Kings League con la Zeta FC. Una responsabilità pesante, che pochi possono permettersi. “Il tatuaggio ‘Talent ain’t enough’ (Il talento non è abbastanza) sul collo per me ha un significato molto importante. Da 15 anni tutti mi dicono che sono il più forte della categoria. Ma penso che se non faccio il salto, allora avrei potuto far meglio qualcos’altro, a partire dalle scelte“. Scelte che, nella carriera di un ragazzo che sogna San Siro o il Camp Nou, possono cambiare tutto.

Matteo Perrotti, giocatore della Zeta FC (Crediti: Ufficio Stampa Kings League)
Matteo Perrotti, giocatore della Zeta FC (Crediti: Ufficio Stampa Kings League)

Proprio la Kings League è stata oggetto di discussioni, ho ricevuto critiche da chi pensa che con il doppio impegno mi rovino“. Per il momento, però, tutto procede a gonfie vele. “Sto avendo un riscontro importante, quindi sono soddisfatto. Sono sicuro che questo sia un mondo che mi può aprire tante porte“.

Adesso, però, è il momento di tornare a pensare al campo. Tra Ultimate Móstoles e Zeta FC, Perrotti ha le idee chiare. “In Spagna vedrei bene Colombo, è il più forte di tutta la lega italiana. Abbiamo avuto modo di conoscerci bene ultimamente e posso dire che DjMariio aveva contattato anche lui, oltre a me. Forse più avanti anche lui potrà vivere quest’esperienza. Per adesso, però, tocca a me. Con lo spagnolo faccio un po’ di fatica a farmi capire… per fortuna avrò con me un interprete“.

A cura di Simone Bianchi