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Perché Demiral non può andare in Cina con la Juventus

Figura regolarmente nell'elenco dei convocati, partirà per Singapore, ma la sua tournée asiatica con la Juventus finirà lì e non proseguirà in Cina. Stiamo parlando di Merih Demiral – il primo calciatore turco della storia bianconera – e no, il calciomercato (lo vuole il Milan) questa volta non c'entra nulla. Sul sito ufficiale bianconero si legge che "dopo la gara di Singapore contro il Tottenham, in programma domenica 21 luglio, a causa di impedimenti burocratici nel rilascio del visto per l'ingresso in Cina, secondo paese toccato dal tour, rientrerà in Italia".

Gli attriti Cina-Turchia

Il motivo dei suddetti "impedimenti burocratici", è legato ai rapporti diplomatici tra Cina e Turchia? Qualche crepa c'è. Negli ultimi mesi le due nazioni sono state protagoniste di uno scontro diplomatico, iniziato con le dichiarazioni del Ministro degli Esteri turco Çavuşoğlu sulle politiche di repressione adottate dalle autorità cinesi contro gli uiguri, minoranza etnica turco-musulmana che vive nella regione autonoma dello Xinjiang. Dichiarazioni che hanno suscitato la reazione dell'ambasciata cinese in Turchia e del Ministro degli Esteri cinese Lu Kang , che hanno risposto definendole inaccettabili e false. Per completare il quadro va aggiunto che recentemente il presidente turco Erdogan è stato a Pechino: durante la visita, ha ridimensionato la questione contraddicendo di fatto il Ministro e affermando che "tutti i gruppi etnici dello Xinjiang vivono felicemente in condizioni di sviluppo e prosperità". Oltre alla diplomazia e alla questione etnica, infatti, esistono anche rapporti commerciali da salvaguardare. Ciononostante, lo scenario resta comunque non molto stabile e non sarebbe la prima volta che un calciatore debba adeguarsi a qualcosa di "più grande di lui". Ricordate Mkhitaryan nella recente finale di Europa League? E con lui, tanti altri.