Palermo, Stellone: “Vicende societarie? Testa al Padova: vi dico chi gioca”
La conferenza stampa dell’allenatore del Palermo in vista del match di campionato contro il Padova
Dopo una settimana di cambiamenti a livello societario, il Palermo si prepara a tornare in campo. Il giorno dell’Immacolata propone la sfida contro il Padova, un match da non prendere sotto gamba come avvisa Stellone che tiene lontano dalla squadra le vicissitudini del club: “Ho parlato con il presidente – racconta l’allenatore – Ha comunicato a me e a Foschi che sarebbe tornato sull’argomento. La proprietà non è intervenuta, noi dobbiamo pensare solamente al campo, il resto è importante ma noi dobbiamo isolarci. Più avanti, forse la prossima settimana, le cose saranno più definite e avremo modo di parlare con loro”.
La Serie A resta l’obiettivo primario per Stellone e per il Palermo che vuole mettere alle spalle gli ultimi due pareggi contro Verona e Benevento, ma anche mantenendo la striscia d’imbattibilità che l’allenatore romano ha da quando siete sulla panchina rosanero. “Serviranno energie fisiche e mentali, così come quando ne abbiamo affrontate quattro in quindici giorni – prosegue – Dobbiamo fare quanti più punti possibili, l’obiettivo è affrontare il Padova cercando di vincere e affrontare le prossime gare cercando di fare più punti possibili”.
Stellone dovrebbe ripartirà dal 4-4-2, annunciato tra l’altro in conferenza stampa: “Scenderanno in campo Brignoli, Salvi, Szyminski, Rajkovic, Aleesami, Falletti, Chochev, Haas, Trajkovski, Moreo, Nestorovski”. Importante il ritorno di Chochev dal primo minuto al posto dello squalificato Jajalo: “Potrebbe essere l’acquisto di gennaio – aggiunge Stellone – Non possiamo aspettarci grandissima intensità per novanta minuti, ma ha qualità e si è messo a disposizione”.
Un ultimo messaggio da parte dell’allenatore rosanero verso la tifoseria: “Oggi questa squadra sta facendo bene, spero che col cambio di proprietà si metta da parte quel rapporto di odio e amore che c’era con Zamparini – conclude – Quando hai 20mila persone che ti spingono anche nei momenti di difficoltà, allora hai una voglia in più per fare uno scatto, un rientro o una conclusione. Il pubblico è essenziale per vincere i campionati e tutte le partite sono importanti”.
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A cura di Giovanni Mazzola