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Palermo, la nuova proprietà si presenta: “È una grande opportunità”

Tanti dubbi ed un futuro ancora da scoprire. Inizia tra tanti interrogativi l’avventura della nuova proprietà del Palermo Calcio. Una conferenza stampa di presentazione che non ha risolto tutti i dubbi della vigilia, con il CEO di Global Futures Sports & Entertainment Clive Richardson che non ha chiarito diversi aspetti della trattativa. Dalla società quotata in borsa che si trova alle spalle del gruppo, fino a come verrà liquidato il debito di 22 milioni di euro di Mepal dai quali derivano le sorti del club di Viale del Fante.

Ad aprire la conferenza stampa, però, è stato il saluto dell’ormai ex patron rosanero Maurizio Zamparini: “Non so se dire che per me sia un giorno triste o bello – esordisce – Probabilmente lo sono entrambi. Lasciare Palermo è una cosa triste”. L’imprenditore friulano ha poi aggiunto un commento amaro sugli ultimi anni: “Mi hanno dipinto come non sono negli ultimi cinque anni, ho cercato di vendere ma diverse persone hanno tentato di truffarmi”.

Zamparini, che si è congedato senza rispondere a domande, avrà comunque un legame con la nuova proprietà visto che darà la sua consulenza gratuita al nuovo gruppo guidato proprio da Richardson: “Abbiamo cercato negli ultimi sei mesi delle opportunità e crediamo che Palermo sia una grande opportunità per noi – racconta – Non c’è un singolo proprietario, non è possibile dare ulteriori informazioni relative all’organigramma che verrà definito nelle prossime settimane. Spero che alla fine della stagione non saremo più in Serie B”.

In poco più di 30 minuti di conferenza, però, ad avere grande spazio è stato Maurizio Belli, l’advisor della trattativa: “La società quotata in borsa? Sono informazioni sensibili – racconta – Dovete aspettare. Il prezzo di vendita è dieci euro, i 20 milioni di euro riguardano gli impegni finanziari che servono al club”.

Palla adesso a Rino Foschi, incaricato in pectore di gestire la società a 360°, con David Platt che darà il suo contributo con l’esperienza maturata nel mondo del calcio: “Conosco Richardson da 12 anni, sto dando una mano visto che ho delle idee calcistiche. La cosa più importante è dare una mano alla squadra che finora sta facendo bene”. Tutti dubbi, quindi, che restano vivi in attesa di sapere qualcosa in più sul Palermo del futuro.

A cura di Giovanni Mazzola