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Ogbonna: “Amareggiato dalle convocazioni, ma sono contento del percorso dell’Italia”

La sua stagione, gli Europei e la mancata convocazione: a Sky Sport 24 parla Angelo Ogbonna

Ai microfoni di Sky Sport 24 ha parlato Angelo Ogbonna, protagonista di una grande stagione con la maglia del West Ham.  

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Per me è stato un anno positivo. Abbiamo iniziato con l’obiettivo salvezza, poi punto dopo punto siamo riusciti ad agguantare un qualcosa che per i tifosi e la società è un traguardo importante“.

Ogbonna: “Amareggiato dalle convocazioni, non c’è stata meritocrazia”

Ogbonna è tornato sulla questione convocazioni, su cui si era già espresso. E non si nasconde: “Devo dire che sono rimasto amareggiato, non posso nasconderlo. La mia è stata solo un’analisi generale: penso che ci sia stata poca meritocrazia, ma l’allenatore avrà avuto i suoi motivi per fare certe scelte. Giocare in Premier non mi ha penalizzato, lo stop di 2 mesi forse sì”.

Adesso, però, si unisce al tifo per gli Azzurri: “Sono contento del percorso che sta facendo la Nazionale. Stiamo facendo una competizione molto positiva con un approccio alle partite differente: un bel gioco, un altro modo di vedere il calcio. Si sentiva nell’aria già da molto tempo”.  

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Poi, un commento su Marko Arnautovic, suo ex compagno al West Ham, a un passo dal Bologna e prossimo avversario dell’Italia agli ottavi di finale: “Marko è un giocatore di grande talento che è uscito soprattutto negli anni al West Ham dove ha dimostrato tutte le sue qualità. Ha ancora tanto da dare“.

“Kane? La differenza la fa il gruppo”

Ogbonna ha analizzato anche la nazionale inglese, soffermandosi sul momento no di Harry Kane, suo avversario in Premier: “Come sapete Kane è uno dei migliori qui in Inghilterra. Chiaramente ci si aspetta che segni, ma queste sono competizioni particolari dove il gruppo fa la differenza. Noi italiani ci stiamo distinguendo proprio per questo. Ognuno dà il massimo, non ci si può accanire nei confronti di un attaccante di esperienza come Kane o su Foden. Poi le aspettative sono alte ed è giusto che sia così“. 

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A trascinare l’Inghilterra, invece, ci ha pensato Raheem Sterling: “Sterling ha fatto un finale di stagione in calando ma il valore resta eccezionale. Come Grealish non è partito come prima scelta ma ha sempre cambiato il percorso delle partite. Hanno elementi fondamentali che possono cambiare tutto in un istante: è una nazionale molto competitiva“.

E adesso arriva la Germania, rivale storica degli inglesi: “È una partita difficile. Sono due nazionali giovani ed esperte che si affrontano. Ognuno cercherà di dire la propria

“Serie A? Poca nostalgia. Qui c’è più qualità” 

Classe ’88, Ogbonna è in Premier League dal 2015. Ma niente nostalgia: “Un po’ è normale, l’Italia mi ha dato tanto. Posso dire però che non ho tanta nostalgia. Penso di essere in uno dei campionati migliori dove il ritmo è alto, si corre di più, c’è tanta velocità”. 

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Una questione, quella dell’intensità, spesso discussa nel confrontare la Serie A agli altri campionati, e a cui Ogbonna ha provato a dare una spiegazione: “Forse la qualità dei giocatori è più alta, dunque va a compensare la mancanza di tatticismo. In Italia prevale la tattica, c’è più una forza di posizione. In Inghilterra e in Germania non c’è il timore di affrontare le grandi squadre” – ha proseguito il difensore – è un modo per dimostrare il proprio valore. Le squadre si vanno a prendere molto alte, poi si può leggere la partita diversamente in base ai momenti, ma è la qualità dei giocatori che compensa la mancanza di tatticismo“. 

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Lukaku o Ronaldo? Sono due giocatori di grande qualità” – ha concluso Ogbonna – “Ronaldo continua ad avere grandi numeri anche se rispetto a un tempo è più statico. Lukaku è strapotere fisico, gli anni con Conte gli hanno fatto trovare la sua dimensione. Chi preferirei marcare? Nessuno dei due”.