Ogbonna, niente Europeo: “Ignorato da Mancini, non c’è meritocrazia”
Il difensore italiano del West Ham non nasconde la sua delusione per la mancata convocazione per il prossimo Europeo da parte di Mancini
La delusione per una mancata chiamata che lo costringerà a vedere il prossimo Europeo da casa. Un ruolo ben diverso rispetto a quello sperato da Angelo Ogbonna, difensore del West Ham, che non è rientrato tra i 28 nomi scelti da Mancini (ne resteranno 26) per il ritiro azzurro.
“Stupito e amareggiato per non essere stato convocato”
“La mancata convocazione? Sono molto stupito e anche amareggiato, forse non ha tenuto in considerazione il campionato del West Ham, eppure abbiamo lottato fino all’ultimo per la qualificazione in Champions con il Chelsea di Jorginho e Palmieri, che è arrivato più in alto ma ha dimostrato di non essere una squadra qualunque”, ha affermato Ogbonna al Corriere della Sera.
“Nello sport deve prevalere la meritocrazia”
“Se mi sono dato delle spiegazioni? No, ma nello sport la meritocrazia deve prevalere, in base al campionato in cui uno gioca, alle statistiche, al valore del giocatore. E stavolta secondo me non ha prevalso”, ha proseguito il difensore.
“Jorginho sottovalutato: è fondamentale per l’Italia”
Chi ci sarà invece all’Europeo è Jorginho, fresco campione d’Europa col Chelsea. “È sempre stato sottovalutato, magari per la sua statura, ma ha sempre fatto la differenza e con Sarri si è evoluto, è diventato il fulcro anche al Chelsea. La Premier ha cambiato pelle grazie ai tanti allenatori stranieri: è più tattica, più studiata. E in questo Jorginho ha cambiato molti scenari. Per la Nazionale è fondamentale, per la sua personalità e per la sua capacità di leggere i tempi della partita, soprattutto quando i ritmi si alzano”, ha concluso Ogbonna.
L’INTERVISTA COMPLETA NELL’EDIZIONE ODIERNA DEL CORRIERE DELLA SERA