Roberto Mancini ricorda Gianluca Vialli: “Per me come un fratello, speravo in un miracolo”
Intervenuto ai microfoni della FIGC, Roberto Mancini ricorda lo storico legame con Gianluca Vialli
A poche ore dalla scomparsa di Gianluca Vialli, sono arrivate le dichiarazioni di Roberto Mancini, storico compagno di squadra e amico fraterno dell’ex Chelsea e Juventus. Ai microfoni della Figc, Mancini ha parlato a 360° del rapporto con Vialli: “Abbiamo sempre vissuto insieme, c’era un legame che possono avere solo dei fratelli”.
Mancini su Vialli: “Grande perdita, per me come un fratello”
Intervenuto ai microfoni della Figc, Roberto Mancini ha raccontato del proprio rapporto con Gianluca Vialli, scomparso all’età di 58 anni. “E’ una grande perdita per me, per la sua famiglia soprattutto e per il calcio italiano”.
Uniti da un legame fraterno, Mancini racconta dell’ultimo incontro con Vialli. “Speravo che accadesse qualcosa, speravo in un miracolo: ci siamo visti, abbiamo parlato, abbiamo scherzato, era sempre di buon umore come al solito. Mi ha fatto piacere vederlo così in quel momento. Abbiamo vissuto quasi tutta la nostra vita insieme – prosegue Mancini – c’era un legame stretto che possono avere due fratelli. Poi a un certo punto calcisticamente ci siamo divisi, ma quando si è amici lo si è per sempre: Luca per me era questo. Il nostro rapporto è sempre stato di grande rispetto, amore e amicizia.
Poi, prosegue ancora Roberto Mancini: “Luca era un ragazzo gioioso, sempre allegro, poche volte l’ho visto arrabbiato e va ricordato così per come era realmente. A lui farebbe piacere essere ricordato così, oltreché per essere stato un grande calciatore e un grande professionista”.
Sulla Nazionale: “Luca è stato bravo. Parlava ai ragazzi e loro piaceva ascoltarlo”
Sull’eredità che Vialli lascia alla Nazionale, Mancini non ha dubbi: “Luca è stato bravo, ha fatto capire ai ragazzi, soprattutto ai più giovani, il valore della maglia della Nazionale e dove si poteva arrivare.
Successivamente, conclude Mancini: “E’ stata una persona di grande valore per noi: parlava ai ragazzi e a loro piaceva ascoltarlo. Erano momenti belli e importanti”.