Monopoli, secondo posto e record: tutto di gran…Carriero
Il centrocampista di proprietà del Parma è già a quota 3 reti: non aveva mai segnato tanto. “Mister Scienza il mio segreto”
"Come si sta? Più sereni di così è difficile. Il bello è che abbiamo stabilito un primato e sentiamo tutto il calore della piazza. Si vive bene". La voce dall'altro capo del telefono è squillante, il sorriso è quello dei giorni che contano. Tra i segreti del Monopoli che vola al secondo posto nel girone C di Serie C c'è Giuseppe Carriero. Attaccante di nascita, mediano di vocazione, tuttocampista nei fatti: in 14 partite giocate, ha già segnato 3 reti e fornito un assist, migliorando lo score nell'ultimo turno.
2-1 al Bisceglie nel derby, rete e passaggio vincente per Fella. "Da un pò di anni mi proponevo di fare qualche gol in più, ora ci sono riuscito – racconta il 22enne ai microfoni di Gianlucadimarzio.com – quest'anno finalmente sto avendo continuità e arrivo più al tiro. Sono felice". Uno dei segreti, suoi e dei biancoverdi, siede in panchina. “Mister Scienza ha detto che gli ricordo il suo modo di giocare, ho letto la sua intervista con voi. Ne sono fiero, mi ritrovo nelle sue idee, nella sua filosofia. Essendo stato un centrocampista, è molto attento a noi nel cuore del campo. Io dico sempre che un allenatore deve cercare di darti più di quello che ti toglie. E lui mi ha solo dato sin qui".
Donarsi, una parola chiave nel secondo posto del Monopoli. Il Gabbiano, come i tifosi chiamano la loro squadra del cuore, non ha mai volato così in alto nella sua storia. Stesso discorso per Carriero mai era arrivato a quota 3 reti nelle precedenti esperienze: "Il nostro leader è capitan De Franco, grazie soprattutto a lui si è creata una vera squadra nonostante i tanti volti nuovi. Stiamo costruendo una cosa fantastica partita dopo partita, siamo tutti bravi ragazzi, che hanno fame". Nel vero senso della parola: "Usciamo spesso insieme, abbiamo le nostre tradizioni. Ad esempio, il giovedì sera io, Ferrara, Donnarumma e Pecorini siamo sempre a cena a casa di Fella". Il capocannoniere con nove reti: "Cucina sua moglie, ci sopporta" scherza Carriero. Al prossimo gol, però, il menù sarà diverso: "Se arrivo a quota 4 – promette – pago io la cena per tutti, lo garantisco".
Parola di chi ha radici nell'hinterland milanese, a Desio ("Ho iniziato con il mister della squadra del mio paese che veniva a prendermi per accompagnarmi al campo quando i miei erano impegnati al lavoro”) e che dopo Bellinzago e Renate ha preso la valigia per spostarsi al sud. Caserta, Catania e Monopoli. "Sono entrato in un circolo vizioso – sorride – mio papà in effetti è di Taranto, era quasi nel destino che dovessi venire a giocare al sud". E in piazze che si fanno sentire: "Caserta e Catania hanno tifoserie molto calde, con grande senso di appartenenza nelle quali fa piacere giocare – ricorda Giuseppe – a Catania ho vissuto alti e bassi ma ricordo il piacere di giocare davanti a 25mila spettatori. Monopoli ha numeri minori sugli spalti ma la gente si fa sentire davvero tanto. Qui c'è la giusta dimensione".
Il sogno, invece, fa rima con Parma, club proprietario del cartellino di Carriero: "Ho avuto la fortuna di essere acquistato da loro due anni fa. Ho vissuto sei mesi nel gruppo, purtroppo non sono riuscito a esordire in A ma mi sono sempre allenato con la prima squadra e mi ha colpito l'umanità di tutti i compagni. Ero un perfetto signor nessuno ma erano tutti gentili con me. Quando non giochi soffri dentro, però nonostante io fossi poco importante ho trovato un gruppo di persone che mi hanno fatto sentire meno la mancanza del campo. Mi hanno fatto sentire uno di loro". L'eredità più preziosa è l'amicizia: "Ho legato tanto con Inglese, Sprocati e Grassi, in allenamento mi impressionavano Gervinho e Biabiany. Allenarsi con loro è stato un piacere, quando hai la possibilità di lavorare con questi grandi giocatori devi carpire ogni istante".
Colleghi e modelli, come quelli che hanno accompagnato l'infanzia e la maturità di Carriero: "Ero innamorato follemente di Ronaldinho – ammette – giocavo in attacco e mi ispiravo a giocatori di fantasia. Poi mi hanno cambiato posizione e ho dovuto cambiare riferimenti. Mi piacciono Allan e Busquets, sono dei campioni nel loro ruolo". Il talento è il filo conduttore, anche quello a volte non concretizzato al meglio. "A Catania c'era Sarno, lo vedevi in partita e in allenamento e ti chiedevi: ma che ci fa in Serie C?".
Lo sguardo di Giuseppe è rivolto alla Cavese, prossimo avversario ("Giocheremo su un campo sintetico e complicato, contro una squadra che corre tanto. Noi però vogliamo provare a continuare a stare così in alto"), senza dimenticare la classifica. Mister Scienza ha promesso un tuffo in mare se il Monopoli sarà almeno quarto alla fine del girone di andata. Carriero: "Lo accompagno e lo supporto ma non mi tuffo, fa troppo freddo” ride lui. Meglio godersi una partita ai videogames, quelle che presto saranno possibili al Veneziani con l'avvio del torneo di Esports dedicati ai tifosi: "Ci gioco, soprattutto online – spiega Carriero – è anche un modo per tenermi in contatto con gli amici di Milano. Adoro Fifa 20". E se Caputo del Sassuolo ha raccontato di essersi comprato al fantacalcio, quello di Carriero è mandarsi in campo a Fifa: "Sarebbe bello, vuol dire che sono salito di categoria. Magari con il Monopoli".