Perché il Milan ha scelto Walker: esperienza, carisma e duttilità per i rossoneri

I motivi che hanno portato il club rossonero a puntare sul terzino inglese
Svolta nelle strategie di mercato del Milan. Dopo tanti giorni alla ricerca di Rashford, il club rossonero ha deciso di abbandonare la pista che avrebbe portato all’attaccante del Manchester United spostando lo sguardo sull’altra sponda di Manchester.
Il primo acquisto di questa sessione invernale dovrebbe infatti essere Kyle Walker, terzino destro in rotta con il City di Guardiola.
Il laterale inglese, che negli anni è stato un fedelissimo dell’allenatore catalano, quest’anno ha trovato meno spazio di quanto si aspettasse, e ha deciso di cambiare aria per poter tornare a giocare con continuità.
Nasce anche da qui la scelta del Milan, una sorta di amore a prima vista tra due parti che si sono volute e cercate fin dal primo momento in cui c’è stata la possibilità.
Esperienza al potere
Ma perché il Milan ha scelto Walker? Dall’alto delle sue 17 stagioni da professionista – tutte in Inghilterra – il terzino destro è un profilo in grado di portare esperienza e carisma al Milan, che spesso in questa stagione e nel recente passato ha dimostrato di avere bisogno di leader in grado di emergere in uno spogliatoio ricco di giovani talenti. L’età media della squadra è di circa 25 anni, una delle più giovani di tutta la Serie A, e un giocatore di questo livello non può che portare maggior maturità.
Il classe ’90 è anche un giocatore molto duttile, uno di quelli che ogni allenatore vorrebbe nelle proprie squadre. Oltre che da terzino destro infatti al Manchester City ha giocato anche da difensore centrale, senza alcun problema di adattamento. Ovviamente la corsia laterale è quella in cui si esprime meglio, date anche le caratteristiche fisiche che lo rendono un giocatore pressoché unico al mondo: fisicità, resistenza e velocità. Nonostante l’età quest’ultima continua a essere la sua migliore qualità, basti pensare che nel 2023 ha registrato il secondo picco più alto nella storia della Premier League, pari a 37,31 km/h.

Un palmares da leggenda
A un giocatore del genere si accompagna anche un palmares da leggenda, e non potrebbe essere altrimenti. Walker conta addirittura 18 trofei vinti in tutta la carriera – 17 con il City e uno con il QPR -, nessuno di questi banale. 6 Premier League, 4 Carabao Cup, 2 FA Cup, una Supercoppa Europea, una Mondiale per Club e soprattutto una Champions League, conquistata in finale contro l’Inter.
All’interno di una squadra in cui una bacheca del genere può vantarla soltanto Morata, mentre per molti altri giocatori la Supercoppa Italiana vinta un paio di settimane fa ha rappresentato una “prima volta”, ecco che allora Walker può davvero portare qualcosa in più. È stato amore a prima vista, e ora inizia il viaggio.