Questo sito contribuisce all'audience di

Stankovic: “Futuro? Se qualcuno parlerà con me vorrà dire che la Sampdoria è salva”

Le parole di Dejan Stankovic sul suo futuro al termine di Milan-Sampdoria

La Sampdoria perde in trasferta contro il Milan 5-1. Per i blucerchiati in gol Fabio Quagliarella, dopo più di un anno, che è riuscito nell’impresa di andare a segno in Serie A per diciotto stagioni consecutive. Al termine della partita, Dejan Stankovic ha parlato ai microfoni di Sky Sport del suo futuro.

stankovic-sampdoria-image-1.jpg

Le parole di Stankovic sul suo futuro al termine di Milan-Sampdoria

Per iniziare, Stankovic ha commentato la situazione: “Sono insieme ai giocatori, siamo noi in questa situazione e non vedo perché non debba abbracciarli. Oggi abbiamo giocato contro una squadra molto forte, mi dispiace averli fatti arrabbiare con il gol dell’1-1. Questi ragazzi si sono sacrificati tanto sia in campo che fuori. Non posso arrabbiarmi con loro, perché sono stati onesti e dei professionisti”.

stankovic-sampdoria-image-gpo-min.jpg

L’allenatore della Sampdoria ha commentato il gol Quagliarella: “Fabio è un ragazzo molto serio ma ha dimostrato una serietà e una professionalità di altissimo livello. Ci ho giocato anche contro da giocatore, tanti devono imparare da lui come si fa l’attaccante. Sono molto contento del suo traguardo e mi sono congratulato di lui”.

stankovic-sampdoria-image-1-1.jpg

Stankovic ha parlato poi dei giovani: “Non so se c’è la possibilità di farli crescere. Per me c’è troppo gap tra la Primavera e la Prima squadra. In Italia ci sono i giovani che valgono ma non so quanto tempo abbia una squadra di aspettarli. Se ci fossero le seconde squadre sarebbe perfetto“.

Per concludere, l’allenatore serbo ha chiarito il suo futuro: “Io anche se torno indietro acceterei di nuovo. È un passaggio che da giovane allenatore ti permette di imparare a vincere, perdere, a gestire i tifosi e la stampa. Non ho tanti anni di carriera, solo 5, ma non sono spaventato per il mio futuro. Sono pronto ad accettare qualsiasi sfida perché non ho paura di fallire. Se qualcuno si siederà con me a parlare del mio futuro con la Sampdoria allora sarò felicissimo: perché significa che la Samp è salva. Poi si deciderà se sarò bravo come allenatore o meno, ma intanto la società è viva“.