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Mathys Tel, chi è il 2005 che il Bayern Monaco ha pagato quasi 30 milioni

Focus su Mathys Tel, il ragazzino comprato dal Bayern Monaco per quasi 30 milioni, nonostante abbia giocato solo una manciata di partite tra i pro

Il Bayern Monaco quest’estate ha portato a termine una mossa molto curiosa in questo calciomercato. Aveva un malloppo di denaro molto importante, pari a trenta milioni di euro, e non lo ha dispensato per trovare il sostituto di Lewandowski.

O meglio, non l’ha utilizzato per trovare un attaccante pronto per il presente immediato, ma si è assicurato un talento francese la cui crescita sembra inarrestabile: si chiama Mathys Tel, giocava nel Rennes, ha soli 17 anni ma è stato pagato circa 28,5 milioni di euro bonus compresi (stando a quanto riportano L’Equipe e RMC Sports), nonostante abbia giocato solo una manciata di minuti tra i professionisti: una cifra che fa (o che farà, quando verranno sborsati tutti i bonus) di lui il quarto giocatore più pagato di sempre dal Bayern, dietro solo a Hummels, Douglas Costa e Robert Lewandowski.

Attaccante rapido, polivalente, bravo nel dribbling, ottima tecnica e intelligenza al di sopra della media dei suoi coetanei, come dice chi lo ha visto giocare da vicino. Colpo per il futuro: “Un giorno segnerà 40 gol a stagione“, ha già detto Nagelsmann sfregandosi le mani. Il primo gol è già arrivato: è diventato il più giovane marcatore della storia del Bayern in Bundesliga. Segnatevi il nome. 

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Chi è Mathys Tel

Tel è nato a Sarcelles, comune alle porte di Parigi (dov’è nato e cresciuto anche Riyad Marhez), il 27 aprile 2005. Pochi giorni dopo il Bayern Monaco si sarebbe laureato campione di Germania per la diciannovesima volta. Quello era il Bayern di Kuffour, Schweinsteiger, Ballack, Makaay, Hasan Salihamidzic e Oliver Kahn. Questi ultimi due, peraltro, oggi sono sempre al Bayern Monaco, con ruoli dirigenziali (Salihamidzic e DS, Kahn è il CEO) ed entrambi hanno lavorato sull’acquisto del giovane attaccante francese. 

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Tel cresce nei campetti di Sarcelles e fa vedere subito di essere di un’altra categoria. Inizia a giocare nel Villiers-le-Bel, il club dove ha giocato anche Mike Maignan da ragazzino, poi passa al Paris FC una stagione. Dal 2017, poi, entra nell’INF Clairefontaine, che altro non è che la squadra in cui vengono selezionati i migliori giovani talenti francesi, che durante la settimana hanno la possibilità di allenarsi nel centro sportivo della nazionale francese (Clairefontaine, appunto, ossia la ‘Coverciano’ francese) e il weekend possono giocare con i club che ne detengono il cartellino, che nel caso di Tel sono stati Aubervilliers e Montreuil.

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Poi è arrivato il Rennes, club che si conferma uno dei migliori in quanto a ricerca dei migliori talenti della zona. Era il 2020. Da quel momento, per Tel tutto ha iniziato ad andare alla velocità della luce. Aveva quindici anni, faceva il difensore. Poi fu spostato più in avanti, fino a diventare attaccante. Iniziò a giocare con la categorie dei più grandi di lui. Esordio con l’Under 19: subito gol, anzi due. Fece doppietta.

Record di Camavinga frantumato

Poi arrivò la convocazione con la prima squadra del Rennes e il debutto con i professionisti, il 15 agosto 2021 (solo un anno dopo il suo arrivo): aveva 16 anni, 3 mesi e 19 giorni e in quel giorno riuscì a battere il record di ‘precocità’ di un certo Eduardo Camavinga, che debuttò con un mese e dodici giorni in più di lui. Ma non è tutto: dopo quattro giorni dall’esordio, il Rennes gli ha offerto il primo vero contratto da professionista, inserendolo in prima squadra (ha giocato nove spezzoni di partite nella stagione da poco conclusa). 

Un anno dopo, è arrivata la sua firma con il Bayern Monaco. Dall’Under 19 del Rennes al Bayern di Nagelsmann in due anni: un’ascesa impressionante, da maglia gialla al Tour de France, senza avere la minima paura di bruciare le tappe.

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Il Bayern Monaco ci ha visto lungo, confermandosi da anni molto attento anche alla ricerca di talenti francesi (vedi Upamecano e Nianzou). Per convincersi a comprare Tel e a effettuare un investimento così importante, il Bayern si è fatto bastare le nove partite ufficiali giocate tra Ligue 1 e Conference League, oltre a quelle disputate a maggio nell’Europeo Under 17, vinto con la Francia e con la fascia da capitano: tre gol, un assist e la coppa alzata. Da oggi la sua vita cambierà di nuovo. Appuntamento al prossimo anno, per fare un nuovo punto sulla sua crescita: ma di questo passo, chissà quanti nuovi record e traguardi ci saranno da raccontare.