Francia, il futuro sorride ancora: dalle nazionali giovanili risultati e numeri impressionanti
Il movimento calcistico francese continua a impressionare: dopo la vittoria dell’Europeo U17, la Nazionale U20 ha dominato il Torneo di Tolone con giocatori già protagonisti nei campionati europei
Continua il periodo d’oro per la Francia del calcio e continua a prospettarsi al top anche per i prossimi anni. In queste settimane, infatti, i giovani ‘bleus’ hanno ancora una volta confermato tutto il loro enorme potenziale già in due categorie: a inizio mese è arrivata la vittoria dell’Europeo Under 17, domenica invece l’Under 20 ha vinto il Torneo di Tolone (“Festival delle giovani speranze internazionali”, come viene chiamata la prestigiosa competizione per nazionali U20, che si gioca ogni anno a giugno, e che ha visto partecipare in passato giocatori del calibro di Adriano, CR7, Henry, Riquelme, Shearer e tanti altri). Dominio francese.
Francia U20 campione del Torneo di Tolone: i titolari
La Nazionale francese Under 20 presenta tanti giovani talenti interessanti, ma ciò che impressiona (considerati i dibattiti che da mesi vanno avanti dalle nostre parti) è il numero di calciatori che fanno già stabilmente parte delle rispettive prime squadre di club, con minutaggi elevati nelle massime categorie europee e in alcuni casi anche in Champions League. Se si guarda infatti l’undici titolare della Francia U20 nella finale del torneo di Tolone vinta contro il Venezuela 2-1, 5 giocano frequentemente in prima squadra, 3 sono titolarissimi in Ligue 2 e 3 si alternano tra squadra A e squadra B. Entriamo meglio nel dettaglio.
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Nella formazione schierata dal ct Bernard Diomède, in porta c’era Melvin Zinga, 2002 dell’Angers che in questa stagione ha difeso i pali della squadra B (in quarta divisione). In difesa, a destra c’è Thierno Baldé, di proprietà del Psg ma l’anno scorso in prestito al Le Havre in Ligue 2 (L’Equipe lo ha inserito nella ‘Top 11’ di categoria) e a sinistra Maxime Esteve (24 presenze in Ligue 1 con il Montpellier), mentre nel mezzo c’è la coppia formata da Chrislain Matsima (7 presenze con il Monaco, che ha concluso la stagione al 3° posto in campoionato) e Tanguy Nianzou, che quest’anno – sentite bene – con il Bayern Monaco (che lo prelevò a parametro zero dal Psg nell’estate del 2020) ha collezionato quattro presenze in Champions League (17 invece quelle in Bundesliga).
I due centrocampisti davanti alla difesa sono Johann Lepenant (35 partite in Ligue 2 con il Caen, e con gli occhi addosso dei club di Ligue 1) e capitan Lucien Agoumé, gioiellino di proprietà dell’Inter che nella scorsa stagione ha giocato – con i gradi del titolare – in prestito al Brest in Ligue 1, collezionando 27 presenze totali). I trequartisti invece sono Adil Aouchiche (già 69 presenze in Ligue 1 con il Saint-Etienne), Yanis Cimignani (34 presenze e 2 gol in Ligue 2 con l’Ajaccio che ha ottenuto la promozione in Ligue 1) e Maghnes Akliouche (7 presenze in Ligue 1 con il Monaco). Infine, in attacco ha giocato il capocannoniere del torneo con cinque gol, Sekou Mara (26 partite e 6 gol con il Bordeaux in Ligue 1 quest’anno), ma era assente per infortunio Hugo Ekitike, un ragazzo che oltre al cognome palindromo è molto vicino a farsi conoscere in tutto il mondo anche per le sue doti. C’è chi lo ha paragonato a Trezeguet, perché alto e dal fisico esile, ma con una grande freddezza sotto porta: quest’anno con il Reims ha segnato 10 gol in 24 partite in Ligue 1 (quasi una media di un gol ogni due presenze) e il Newcastle ha pronta un’offerta da 30 milioni di euro per comprarlo (come riportano varie fonti, sia in Francia che in Inghilterra, tra cui Sky Sports). A questi titolari della finale ne vanno aggiunti almeno altri due: Brandon Soppy – che insieme ad Agoumé rappresenta la Serie A (28 partite con l’Udinese quest’anno) e Nathanael Mbuku, autore del gol decisivo del 2-1, di proprietà del Reims, che rappresenta insieme a Nianzou il secondo valore più alto in rosa, dietro a Ekitike.
Numeri impressionanti. Tra presenze, gol fatti e anche valori di mercato: secondo il sito Transfermarkt, il valore complessivo della nazionale francese Under 20 sfiora i novanta milioni di euro. In una classifica immaginaria di Serie A per valore delle rispettive rose, la Francia U20 si salverebbe: cinque squadre (Lecce, Cremonese, Spezia, Sampdoria e Monza) hanno infatti un valore inferiore (a oggi). Altro dato interessante: 11 giocatori dei 22 presenti nella rosa che ha disputato il Torneo di Tolone, provengono dall’Ile-de-France (la regione di Parigi, per intendersi), da anni ormai nota come uno dei vivai più fiorenti al mondo. Ecco una nuova conferma.
Insomma, la Francia ha il lusso di potersi permettere di schierare un Under 20 pieno di ragazzi con minutaggi già importanti nei massimi campionati senza bruciarne le tappe: basti pensare che un fresco campione d’Europa come Camavinga sia ancora in Under 21. Dati da brividi, per un movimento calcistico che a novembre potrà godersi un Mondiale – da campione in carica, giusto per dirne un’altra -, con la convinzione che il domani possa regalare ancora tante gioie e soddisfazioni. Victor Hugo diceva che la gioventù è il sorriso del futuro. La Francia del calcio allora può continuare a stare serena.