Marsiglia, bambino malato di cancro aggredito dai tifosi dell’Ajaccio
Nel corso di Ajaccio-Marsiglia un giovane tifoso malato di cancro è stato aggredito dai tifosi di casa
Bruttissimo episodio di cronaca nel corso del match tra Ajaccio e Marsiglia, valido per l’ultima giornata di Ligue 1. Sugli spalti era infatti presente anche Kenzo, giovane tifoso del Marsiglia affetto da un grave cancro cervello. Il tumore sta lentamente rendendo cieco il bambino che ha quindi espresso il desiderio di vedere la sua squadra del cuore giocare un’ultima partita. Quello che però sarebbe dovuto essere un sogno si è trasformato rapidamente in un incubo.
Ajaccio-Marsiglia, giovane tifoso malato di cancro aggredito dai tifosi di casa
La sfida tra Ajaccio e Marsiglia, vinta 1-0 dalla squadra di casa, è stata particolarmente accesa, con le due tifoserie che anche nei giorni precedenti si sono più volte scontrate. Un copione che si è ripetuto anche durante il match e che ha coinvolto Kenzo e i suoi genitori in prima persona.
Il bambino è infatti andato allo stadio con la maglia del Marsiglia, ma i tifosi della squadra di casa dopo averlo visto lo hanno aggredito. “Hanno spinto mio figlio e la sua testa ha colpito la ringhiera. Hanno colpito mio marito in faccia, hanno strappato la maglia del piccolo e sono andati a bruciarla. Hanno persino sputato nel cibo che era a nostra disposizione”, ha raccontato la madre del piccolo a CorseMatin.
L’Ajaccio con un comunicato ha subito preso le distanze dal gruppo di individui che ha assolito il bambino: “Questi individui non rappresentano in alcun modo i valori del nostro club e della nostra iscittàla. Anche la stupidità più estrema non può scusare questi comportamenti! Il club condanna con la massima fermezza questi atti indicibili! L’AC Ajaccio farà luce su questi atti vergognosi. Non appena le persone saranno state identificate, presenteremo una denuncia contro di loro. L’AC Ajaccio è solidale con il piccolo Kenzo e i suoi genitori”.
Per fortuna le forze dell’ordine sono immediatamente intervenute, portando in salvo il giovane tifoso e la sua famiglia. Qui ha potuto incontrare i suoi idoli e prendere la maglia di Guendouzi, il suo giocatore preferito.