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Mancosu: “Gol al Napoli bello, quello all’Inter indimenticabile”

Niente campo, nè partite. Mancosu però a casa, allenamenti a parte, riesce a trovare e ritrovare nuovi e vecchi interessi, oltre a godersi la famiglia: "Come procede la quarantena? Io sono uno che prova a sfruttare il suo tempo il meglio possibile, cerco sempre di darmi da fare.

E adesso sto studiando l'inglese. Poi con mia figlia e mia moglie giochiamo, mentre in cucina sono scarso. La mia passione per i libri? Di solito leggo libri che mi possano far capire dinamiche che non capivo. Le biografie ad esempio mi piacciono, le esperienze dei grandi campioni mi sono di stimolo".

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Il fantacalcio

"Il mio rapporto con i fantallenatori? Mi scrivono in tanti su Instagram, non riesco nemmeno a leggere tutti i messaggi. Io non lo faccio perché rosicherei troppo, mio fratello Matteo invece sì e mi ha comprato. E ogni tanto mi manda le statistiche…".

David Di Michele, l'intervista a 'Casa Di Marzio'


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I gol contro Napoli, Inter e Juventus

"Quanto manca il campo? Tantissimo. Io adoro quello che faccio, mi piace andare ad allenarmi e purtroppo dobbiamo convivere con questo momento. I gol contro Napoli, Inter e Juve? Quello all'Inter non ha eguali nella mia carriera, per le emozioni che mi ha dato. Ho iniziato a correre, piangevo e dicevo: 'Ho fatto gol io'.

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Quello contro il Napoli invece è uno dei più belli. Prima di calciare mi sono detto: 'O la mando in porta oppure finisce fuori dallo stadio. Ma se avessi preso la barriera Liverani mi avrebbe ammazzato.

Un altro bel gol lo segnai con la Casertana in rovesciata e poi contro il Matera, con il Lecce, in Serie C.

Comunque il gol bello è quello contro il Napoli. Indimenticabile, quello contro l'Inter.


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L'avversario che mi ha stupito di più in A? Dybala. Ha una tecnica mai vista, non sbaglia uno stop, un controllo. Come tratta lui il pallone in campo è pazzesco".

Il rapporto con Liverani

"E' un martello. Lui vuole i risultati a tutti i costi. Gli devo tanto perchè mi ha insegnato a giocare a pallone veramente. Mi ha fatto capire cosa vuol dire giocare a pallone. A volte lo odio per quanto è martello, è difficile stargli dietro ma gli devo davvero tanto. Falco? Liverani anche a lui ha dato una grande mano. Da quest'anno è diventato un vero atleta. La Serie A è la sua dimensione".