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Mancini: “Rimpianti? Il Mondiale del 94. Ho sognato che l’Italia batteva 1-0 il Brasile”

L’intervista a Roberto Mancini su Sportweek, a meno di una settimana dall’inizio di Euro2020

È un Mancini diverso quello che si racconta a Sportweek in un’intervista in cui non si parla solo di calcio nonostante tra meno di una settimana ci sarà l’inizio di Euro2020. A novembre il CT compirà 57 anni e sebbene il suo primo ricordo nitido sia un pallone di cuoio, la cosa che l’ha segnato di più durante l’infanzia è stata la meningite. 

 

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Avevo 10 anni e ricordo tutto di quel giorno. E poi quando ho iniziato a capire qualcosa, mi hanno detto che ero stato molto fortunato. Aver avuto una malattia per cui in quegli anni si poteva morire facilmente, è una cosa a cui penso spesso”. 

 

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Gli idoli e i rimpianti

Poi parla dei suoi idoli. Anche qui stranamente non si c’entra il calcio: “Ho avuto due idoli. Michael Jordan nello sport e nel mondo Papa Woijtyla”. 

Dagli idoli si passa ai rimpianti, che si sa, arrivano per tutti prima o poi, e l’allenatore sa bene cosa non rifarebbe tornando indietro: “Rifiutare di andare ai Mondiali del ‘94”.

 

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Mondiali che per Mancini sono un po’ un’ossessione: “Ho sognato che l’Italia batteva 1-0 il Brasile. Ma non so dove fossimo. Non può essere l’Europeo”. A Qatar 2022 manca un anno e mezzo, ma questa visione non può far altro che far ben sperare per il futuro prossimo della Nazionale.