Locatelli: "Champions? Rimasti male, ce l'hanno tolta. Vogliamo tornarci"

Manca sempre meno al derby di Torino (in programma sabato 7 ottobre alle ore 18): dopo aver pareggiato contro l’Atalanta, la Juventus vuole tornare alla vittoria. Alla vigilia della partita, Manuel Locatelli ha rilasciato un’intervista a La Stampa. L’ex Sassuolo ha parlato della stagione e di Massimiliano Allegri, delle ambizioni future e della Nazionale Italiana.

Locatelli: “100 presenze con la Juventus? Bella soddisfazione”

Nell’ottobre del 2021, Manuel Locatelli ha deciso un derby di Torino. L’ex Sassuolo ammette: “Mi piacerebbe ripetermi, anche perché il gol mi manca, ma quel momento è indelebile”, ha esordito ai microfoni de La Stampa. Proprio nel derby dell’Allianz Stadium il classe 1998 festeggerà le 100 presenze con la maglia della Juventus: “È una bella soddisfazione: da bambino sognavo di vestire questa maglia e sembrava qualcosa di impossibile”.

Poi un commento sul Torino, prossimo avversario in campionato: “Loro sono tosti, hanno un allenatore molto bravo e ti fanno giocare male. Sarà una partita fisica e poi nel derby ci vuole sempre un qualcosa in più”.

“L’ambizione è tornare in Champions League”

Una stagione senza coppe europee per la Juventus: “Può dare di più, ma anche togliere. Ora non si può più sbagliare nulla in campionato”. Manuel Locatelli fissa poi gli obiettivi: “Ora l’ambizione è tornare in Champions League, una competizione che ci spetta. L’anno scorso avevamo raggiunto l’obiettivo, tra mille difficoltà. Se poi in primavera possiamo fare qualcosa di più, lo faremo”. L’ex Sassuolo, poi, ha parlato delle italiane impegnate in Europa: “Ci rimani male e dà fastidio perché c’è stata tolta… Però le motivazioni dobbiamo trovarle dentro di noi”.

Il classe 1998 parla di cosa ha trovato alla Juventus: “Il senso di appartenenza. E che devi lavorare per vincere”. E poi il desiderio per il futuro: “Voglio vincere in Italia e in Europa”.

“Allegri e De Zerbi? Opposti ma unici”

Manuel Locatelli ha parlati di due suoi due allenatori, Massimiliamo Allegri e Roberto De Zerbi: “Sono opposti, ma unici. A De Zerbi sono legatissimo perché mi ha cambiato la vita: ero un ragazzino che doveva fare quel tipo di esperienza a Sassuolo e prendere gli schiaffi per tornare in una grande squadra. Poi sono arrivato alla Juve e ho trovato una persona con una mentalità che ti colpisce. Mi piace ascoltare chi è un vincente e lui lo è: la gente può dire quello che vuole, ma Allegri ha sempre vinto“.

Locatelli sta giocando da regista, dopo gli anni da mezzala: “Ora devo essere l’equilibratore della squadra: ho una grande responsabilità e devo esserci sempre, ma mi trovo bene”. Sull’Europeo e su Spalletti ha concluso: “Abbiamo fatto qualcosa di storico e ce ne renderemo conto negli anni. Però ora pensiamo a qualificarci al prossimo. Spalletti? È un grande allenatore e ci sta dando una nuova mentalità. I cambiamenti vanno visti positivamente”.