Liverpool, Klopp contro l’arbitro. E il club condanna i commenti razzisti
È amara la sconfitta per 3-1 del Liverpool contro il Real Madrid. L'andata dei quarti di finale di Champions League non è proprio andata come i Reds avrebbero voluto, e il giorno dopo continuano le polemiche sull'arbtiraggio, a cui si è aggiunta, sui canali social del club, la condanna per alcuni commenti razzisti da parte di qualche pseudo tifoso.
"Quello che è successo è ingiusto"
Mentre i giocatori rientravano nel tunnel a fine partita, l'allenatore dei Reds si è avvicinato per protestare animatamente contro il connazionale Felix Brych, arbitro dell'incontro. Il motivo è stato poi spiegato dallo stesso Klopp in conferenza stampa: "Non ho capito come è stata gestita dall'arbitro la situazione con Sadio Manè, sembrava che l'arbitro avesse qualcosa di personale contro di lui. Ogni volta che Sadio finiva a terra, non gli veniva mai fischiato fallo. E questo non è giusto – ha proseguito Klopp – questo è quello che ho detto all’arbitro dopo la partita: pensavo solamente che fosse stato ingiusto nei confronti di Sadio, tutto qui".
Quindi, l'allenatore tedesco ha voluto aggiustare un po' il tiro senza scaricare le colpe della sconfitta subìta sull'arbitro: "Non è che questo cambi le cose. Non ci ha fatto perdere lui la partita, siamo noi che non siamo stati abbastanza bravi. Ma in questi momenti avere un buon arbitro sarebbe già abbastanza”.
La condanna social del Liverpool agli insulti razzisti
Le parole di Klopp si inseriscono all'interno di un clima già teso in casa Liverpool riguardo lo stesso tema. Dopo la partita di ieri sera a Madrid, infatti, il club inglese ha pubblicato un messaggio sui propri profili social per condannare alcuni commenti razzisti rivolti sul web ad Alexander-Arnold, Naby Keita e allo stesso Mané. In particolare, sono apparse delle emoji raffiguranti delle scimmie sotto i post pubblicati dai tre giocatori.
"Ancora una volta stiamo discutendo, ed è triste, dell'abominevole usanza degli insulti razzisti all'indomani di una partita di calcio – ha scritto il Liverpool – come club offriremo ai nostri giocatori tutto il sostegno che potrebbero richiedere e lavoreremo anche con le autorità per identificare e, se possibile, perseguire questi responsabili. Sappiamo però che tutto questo non sarà sufficiente fino a quando le piattaforme dei social media e gli organismi regolatori non adotteranno le misure preventive più forti possibili".