LIVE – Coronavirus, tutte le news sul calcio in Italia
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22.00 – Arriva un protocollo dalla FMSI, la federazione medica del Coni. Il documento, che premette come sarebbe consigliabile proseguire lo stop di allenamenti e gare dilettantistiche anche oltre il 13 aprile, è stato stilato per preparare a uno screening pre ripresa, a cui far seguire degli appositi test di monitoraggio. Per gli atleti negativi o asintomatici, si legge, sono raccomandati esami ogni quattro giorni, mentre gli atleti positivi al Covid-19 dovranno sottoporsi a un'approfondita serie di esami per poi osservare un periodo individuale di graduale ripresa nei successivi quindici giorni e soltanto successivamente iniziare gli allenamenti, sempre sotto l'attento controllo del responsabile sanitario. A queste prime indicazioni, seguiranno poi ulteriori informazioni circa gli impianti di allenamento e gli spogliatoi.
15:30 – "Non si può decidere per un taglio degli stipendi con una percentuale prestabilita e poi applicarlo a tutti". A dirlo è il presidente del Benevento, primo in classifica in Serie B con ventidue punti di vantaggio sulla terza, Oreste Vigorito. "La rinuncia al diritto al salario è un diritto soggettivo – spiega a Sky Sport – Questo presuppone il rapporto tra la società e il tesserato. Bisogna poi aggiungere le vari soluzioni personali: in ogni club ci sono giocatori che guadagnano un tot, come si fa a dire a tutti tagliamo una tot percentuale di stipendio?". Una spiegazione dovuta alle differenze di stipendi: "Chi guadagna tremila euro al mese non può avere lo stesso taglio rispetto a chi guadagna un milione di euro al mese".
Vigorito ha poi parlato del rapporto con Inzaghi: "Personalmente ho dimenticato che Inzaghi è un allenatore di calcio, sembra quasi di essersi conosciuti da ragazzi pur avendo io una cinquantina di anni in più rispetto a lui. Pippo si rivolge a me credo con lo stesso affetto col quale vive la sua famiglia. Inzaghi è un ragazzo figlio di famiglia, con i valori di una volta come me".
13.05 – Serie B e Primavera 2 resteranno sospese. Lo ha comunicato ufficialmente la Lega B, alla luce dell'ultimo DPCM sull'emergenza Coronavirus.
"La Lega B, visti i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri e il comunicato della FIGC, dispone la sospensione delle gare della Serie BKT e del Campionato Primavera 2 in programma nel corso di tutto il periodo di vigenza delle prescrizioni imposte dal D.P.C.M. dell’1 aprile 2020 nonché dal C.U. FIGC n. 182/A del 2 aprile 2020 e, comunque, sino a quando le disposizioni statali e federali non intervengano a modificare le stesse. Si ricorda infine, nuovamente, il divieto delle sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, all'interno degli impianti sportivi di ogni tipo, come previsto dall’art. 1, co. 2, del D.P.C.M. dell’1 aprile 2020 sopra richiamato".
12.00 – Dopo il comunicato della Juventus e le parole di Damiano Tommasi, anche il Monza ha trovato un accordo con i suoi tesserati per procedere ad una riduzione dello stipendio. Per quanto riguarda il mese di marzo, infatti, il club di Berlusconi ha versato – dopo aver ricevuto il via libera dai calciatori – solo il 50% dello stipendio originariamente previsto. Un primo passo in vista anche dei prossimi mesi, per quanto riguarda i quali è previsto un nuovo confronto tra club e giocatori.
11.45 – Oggi, 4 aprile, il Cosenza ha donato 5mila mascherine al servizio pubblico sanitario provinciale. Questo il comunicato ufficiale del club rossoblù: "Il Presidente del Cosenza Calcio Eugenio Guarascio ha disposto la donazione di 5.000 mascherine all’Ospedale Hub dell’Annunziata di Cosenza, al Dipartimento Prevenzione dell’Asp e agli spoke di Corigliano – Rossano e Paola – Cetraro. L’emergenza a carattere pandemico ha reso difficoltosa la reperibilità dei dispositivi di sicurezza ecco perché, con la collaborazione del Consiglio Direttivo della Lega Serie B, la fornitura di 5.000 mascherine viene destinata al servizio pubblico sanitario della provincia".
LE NEWS DI VENERDI' 3 APRILE
17.20 – Nella mattinata di oggi si è svolta l'assemblea della Lega di Serie C. Questo è quanto ne è emerso: "Questa mattina si è svolta in videoconferenza l’Assemblea dei Club di Lega Pro, la prima durante l’emergenza Covid-19. L’Assemblea si è svolta in un clima di commozione per il complicato momento che sta attraversando il Paese e per quanti, direttamente o indirettamente, sono toccati dal virus. Durante l’Assemblea sono stati illustrati e condivisi i primi risultati concreti che il Comitato di Crisi di Lega Pro ha conseguito, avvalendosi del supporto dei professionisti interni e dei consulenti di PWC TLS. I Club hanno manifestato la necessità di adottare il prima possibile misure che permettano la sostenibilità economica, a partire dallo svincolo sulle fideiussioni e la possibilità di accedere alla Cassa Integrazione in Deroga. Su quest’ultimo aspetto, in particolare, i Club chiedono al Governo, al Ministro Spadafora e al Ministro Gualtieri la possibilità di prevedere questo intervento nelle prossime misure che saranno varate. I Presidenti hanno dato al Presidente Ghirelli mandato di rappresentare alla FIGC la specificità della Serie C, una Lega particolarmente in difficoltà in questo momento, soprattutto per quelle squadre che si trovano nelle aree del Paese dove il virus registra una maggiore diffusione. Difficile pensare di tornare a giocare in Città sconvolte, pur avendo in grande cura le ragioni giuridiche. Questi due elementi vanno tenuti insieme. "Ho già rappresentato alla Federazione – dichiara Ghirelli al termine dell’Assemblea – le necessità e le istanze dei Club. È necessario trovare un punto di equilibrio tra le questioni etiche, le responsabilità collettive e la possibilità per le squadre della Serie C di continuare a spendersi in prima linea per quel calcio che fa bene al Paese. Abbiamo tracciato una linea comune sull'esigenza di riforme basate sul taglio dei costi ai fini della sostenibilità economica – prosegue Ghirelli. Il rischio è enorme per la C anche in relazione alla continuità aziendale". Il Presidente Ghirelli ha avuto inoltre mandato di proseguire la trattativa con l’AIC e con Aiac affinché si possa raggiungere una soluzione che richiede la consapevolezza che tutti devono fare grandi sacrifici in un momento di crisi così drammatica. Nel corso dell’Assemblea il Presidente ha ribadito che la priorità è la tutela della salute ed ha ricordato che la Serie C è stata la prima a fermare, lo scorso 21 febbraio, le partite nelle cosiddette zone rosse. Finché non ci saranno le condizioni sanitarie per giocare, come da indicazioni del Governo, non si scenderà in campo. Ghirelli ha citato le parole che il Presidente Infantino ha scritto all’omonimo calciatore della Carrarese per ringraziare i club di C e il loro impegno nel sociale, legato all'emergenza “Tu e i tuoi colleghi siete un punto di riferimento dei tifosi, dei bambini. Con le tante iniziative che attraverso i social diffondete, siete un esempio di educazione nei comportamenti che occorre tenere, perché la salute, il bene più prezioso che abbiamo, venga salvaguardata. La salute al primo posto, ieri, oggi e domani. La voglia e la speranza di tornare a gioire per un goal che entra in rete. Sta in questo binomio salute e goal, cioè paura e speranza il nostro agire di ogni giorno". Parole di vicinanza sono state espresse nei confronti di Cesare Fogliazza, AD della Pergolettese per i recenti lutti che hanno colpito il club".
15.40 – Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha rilasciato un'intervista a Radio Punto Nuovo soffermandosi sull'ipotesi di ripresa del campionato il 20 maggio: "C'è una premessa da fare. Borrelli è il capo della Protezione Civile, ogni due minuti parla con i responsabili del Comitato Tecnico Scientifico. Io invece sono un dirigente sportivo, rappresento questo mondo, ma devo andare su considerazioni che non conosco sull'aspetto tecnico. Se suppongo una ripresa al 20 maggio, deve essere confermato da Borrelli, ma il problema non è solo la partita. I giocatori devono essere certi che tra di loro non ci sia nessun positivo e quindi tutti gli atleti devono avere dei tamponi e ciò creerebbe malcontento popolare. Queste partite non si giocano in un'unica città, quindi c'è difficoltà a livello logistico".