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Ligue 1, dal titolo alle retrocessioni: tutto aperto a tre giornate dalla fine

Mancano solo tre partite alla fine di una Ligue1 emozionante e ancora aperta: il punto su lotta al titolo, Europa e zona retrocessione

Mancano 270 minuti alla fine di una Ligue 1 che mai era stata imprevedibile come quest’anno. Dalla lotta per il titolo fino a quella per la salvezza, passando per le qualificazioni in Champions, Europa e Conference League: in Ligue 1 è tutto aperto. Il mese di maggio sarà caldo. Fiato sospeso e cuore che batte forte, in una stagione in cui le emozioni non sono mai mancate.

 

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LOTTA AL VERTICE 

Il Lille comanda con 76 punti, il PSG insegue a 75. Salvo nuovi colpi di scena saranno queste le due squadre che si giocheranno la vittoria del campionato. Il Monaco era apparso come una delle squadre più in forma del momento, avendo completato una rimonta che dal 12° posto di ottobre aveva permesso agli uomini di Niko Kovac di risalire fino al secondo gradino del provvisorio podio. Domenica sera, però, nello scontro contro il Lione (che invece aveva dato segni di cedimento) le carte si sono rimescolate di nuovo: il Lione ha vinto (2-3), tornando a un punto dal 3° posto (che in Francia significa Playoff di Champions League) occupato proprio dal Monaco. Monaco che con lo stop perde la scia delle prime due, distanti ormai quattro e cinque punti. 

  

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EUROPA (E CONFERENCE) LEAGUE

Tre squadre in due punti fanno regnare il disordine anche nella zona di accesso per le altre due competizioni europee. Ma sarà anche la Coppa di Francia a spostare gli equilibri in tal senso. Spieghiamo come: in semifinale ci sono PSG (2° in campionato), Monaco (3°), Montpellier (8°) e i dilettanti del GFA Rumilly-Vallières. Se la Coppa dovesse essere vinta da PSG o Monaco, diventerebbero due i posti a disposizione per la Francia nella prossima Europa League, con il 6° posto che basterebbe quindi per qualificarsi alla Conference. Se invece dovessimo assistere all’exploit Montpellier, o al miracolo Rumilly-Vallières, solo la quarta classificata (attualmente il Lione) sarebbe qualificata per l’Europa League, con il Lens (5°) che accederebbe alla Conference. Ma attenzione: l’Olympique Marsiglia di Sampaoli è 6° solo per la differenza reti (primo criterio che stabilisce le gerarchie in caso di parità di punti), e il Rennes (7°) insegue a due lunghezze. Occhi quindi puntati sul prossimo weekend: venerdì sera infatti il Lens ospiterà il Lille, e il Rennes accoglierà il PSG nel posticipo della domenica (l’OM sarà ospite del Saint-Etienne): la lotta al titolo passerà anche da quella per l’Europa

 

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IL PUNTO SULLA SALVEZZA

L’unica certezza del campionato – al momento – è la retrocessione del Digione. Quest’anno la maionese non è montata, per citare un classico detto d’oltralpe: dopo cinque stagioni, il Digione tornerà in Ligue 2. Il Nimes è penultimo con 32 punti, il Nantes 18° a quota 34. Se il campionato finisse ora, il Nimes retrocederebbe, con il Nantes che invece disputerebbe la finale Playout contro la vincente del Playoff di Ligue 2. Ma è difficile sbilanciarsi in pronostici: anche perché Strasburgo e Lorient (con 38 punti) non possono ritenersi del tutto tranquilli. Neanche il Bordeaux (a 39 punti), nonostante la vittoria contro il Rennes che più che una boccata d’ossigeno ha avuto la valenza di una vera rianimazione. 

Anche per le zone basse della classifica il prossimo weekend sarà da bollino rosso: Nantes-Bordeaux (sabato alle 13) sarà la sfida delle grandi decadute del calcio francese, un Mors tua vita mea, o quasi. Il Lorient sarà ospite del Lione, tornato a petto in fuori dopo la vittoria di Monaco. Da una parte la salvezza, dall’altra quella per il titolo e gli accessi alle coppe europee. Da cima a fondo: questa Ligue 1 è uno splendido rompicapo. A tre giornate dal termine l’unica certezza è il dubbio