Liga, presentato il protocollo per gli allenamenti
Tutte le regole da seguire per ricominciare gli allenamenti in Spagna
In Italia si lavora al protocollo sanitario per poter ripartire con gli allenamenti del club di Serie A. Il presidente della FIGC Gravina è al lavoro e nelle prossime ore consegnerà il documento al ministro dello Sport Spadafora e a quello della Salute Speranza. La speranza è di poter tornare ad allenarsi il 4 maggio. Ogni Paese adotterà un proprio protocollo, Sky Sport ha reso noto quello presentato dalla Liga spagnola. Un documento che si compone di ventitre pagine diviso in 4 fasi temporali precise: preparazione all'allenamento, allenamento in solitaria, allenamento per gruppi e allenamento collettivo.
Liga, dai test all'allenamento collettivo: le 4 fasi del protocollo
La fase 1 si compone dei test, a cui dovranno sottoporsi tutti coloro che svolgeranno l'allenamento e saranno presenti sul campo. Per la fase 2 il protocollo degli allenamenti sarà inviato agli atleti la sera prima, così da evitare contatti con lo staff tecnico della squadra il giorno successivo. Ogni calciatore raggiungerà il centro d'allenamento con la propria auto, che il club provvederà a sanificare, e potrà solo tornare nella propria abitazione dove sono ammessi esclusivamente le persone conviventi. In campo andranno sei atleti per volta, distanziati quattro metri l'uno dall'altro. Dovranno arrivare al centro sportivo già cambiati e sul campo potranno togliere la mascherina, ma non i guanti.
La fase 3 è quella del ritiro. Stanze singole per i giocatori, aboliti gli spazi comuni con turni per pranzi e cene. La squadra sarà suddivisa in tre gruppi da otto giocatori per l'allenamento e per gli spogliatoi che saranno quindi tre a disposizione. Oltre ai calciatori, saranno ammesse 17 persone. Di cui tre dello staff tecnico: l'allenatore e due collaboratori.
La fase 4 – cioè l'ultima – prevede l'allenamento collettivo. Ma la Liga raccomanda che si torni all'allenamento di gruppo, preferibilmente sul campo e non in palestra, soltanto quindici giorni prima dell'inizio delle competizioni. In caso di un giocatore positivo al Covid-19, quest'ultimo sarà invitato a tornare a casa e tutti i presenti saranno sottoposti a controlli medici quotidiani.