Leonardo: “Comportamento dell’arbitro inadeguato. Kean? A gennaio ne abbiamo parlato”
"Quello che ci siamo detti con l'arbitro non è da riportare. Il rigore mi sembra abbastanza chiaro (sorride, ndr), siamo molto dispiaciuti soprattutto per la prestazione della squadra". Volto cupo, misto rabbia e delusione: questo il Leonardo che al termine di Juventus-Milan, terminata 2-1 in favore dei bianconeri, si è presentato ai microfoni di Sky Sport, sottolineando i meriti della prova della squadra di Gattuso e gli episodi che hanno influito sul risultato della gara.
"Chiediamo a questa squadra prestazioni così, di rabbia, voglia e coinvolgimento, ed è stata così oggi, in un momento difficile riuscire a fare una prestazione così qui è bellissimo. Ai ragazzi vanno fatti i complimenti – prosegue Leonardo – uscire dallo Stadium senza punti, in una partita condizionata anche del comportamento generale e per errori arbitrali, dispiace molto. Il comportamento dell'arbitro è stato un po' inadeguato, penso che i dialoghi con i nostri giocatori non siano stati all'altezza. Questo ha provocato anche qualche ammonizione, quella di Calhanoglu per me è incomprensibile: questa situazione ha innervosito i ragazzi. L'arbitro poi deve andare a calmare la situazione, io però non voglio fare polemiche: dispiacciono molto queste situazioni".
Parentesi poi sulle voci relative a dissidi con Gattuso: "Lo spettacolo del campo è quello che deve uscire di più, un dirigente non deve parlare troppo. Noi parliamo poco, se Rino ha parlato di dialoghi tra di noi è perchè abbiamo parlato tra noi, è conseguenza dei nostri dialoghi: il nostro lavoro è chiaro e netto come sempre, ci conosciamo da 20 anni, Rino quando siamo arrivati c'era già e sa tutto quello che succede. Noi avevamo anche la possibilità di non continuare con Rino quando siamo arrivati, siamo andati avanti con Rino e l'abbiamo scelto noi, non c'è mai stato un momento in cui abbiamo pensato di cambiare Rino né abbiamo contattato altri allenatori. Ci sono stati dialoghi diretti, lui sa, così è: non c'è un'altra storia".
Chiusura poi sulle voci di mercato che avevano visto Kean, match winner, vicino ai rossoneri a gennaio: "A gennaio puoi anche parlare di 90 giocatori, è vero che Kean è esploso adesso, era una promessa ed è una grande realtà. È vero, ne abbiamo parlato".