Chi è Leonardo Balerdi, il difensore che piace alla Roma
Mattia Picchialepri 3 Giugno 2025Nel sud della Francia, Balerdi ha trovato spazio, fiducia e continuità. Tanto da convincere l’OM a riscattarlo per 11 milioni nel 2021. In questi quattro anni, però, la stabilità è rimasta un miraggio: sette allenatori diversi si sono avvicendati sulla panchina marsigliese, ognuno con una visione diversa del suo ruolo in difesa. Balerdi ha giocato a destra, a sinistra, al centro, adattandosi alle esigenze tattiche e imparando sul campo.
Le caratteristiche di Balerdi: la forza fisica e la tecnica
Oggi Leonardo Balerdi è un difensore maturo, capace di abbinare velocità, tecnica e aggressività. Le sue letture difensive e la capacità di recuperare palla anche in situazioni complesse lo rendono un avversario ostico nell’uno contro uno.
Nell’ultima stagione ha fatto registrare una media di 2,8 contrasti e 3,3 palloni recuperati a partita: un netto miglioramento rispetto alla stagione precedente. Segno di una crescita non solo fisica, ma anche mentale.

D’altronde, lui stesso ha ammesso di essere arrivato in Europa troppo acerbo: “Ero più debole e più magro”, ha raccontato, “oggi sono un altro giocatore”. A 25 anni, è nel pieno della maturità calcistica e la Roma lo valuta come possibile titolare in una difesa che dovrà necessariamente cambiare pelle sotto la guida di Gasperini.
Tra critiche, rivincite e futuro
Il percorso a Marsiglia non è stato sempre lineare. Oltre alle difficoltà tattiche, Balerdi ha dovuto affrontare momenti duri anche con la tifoseria, culminati in contestazioni feroci e persino in uno “sciopero della fame” da parte di un tifoso che chiedeva la sua cessione. Eppure, l’argentino ha saputo rispondere sul campo, conquistandosi rispetto e riconoscimento.
Nonostante le buone prestazioni, Balerdi non rientra nei radar della nazionale argentina da tempo, con appena due presenze all’attivo e poche chance di essere protagonista nella prossima Copa América.
Leonardo Balerdi ha imparato presto a vivere nell’incertezza, ma anche a sfruttarla per crescere. A Roma potrebbe trovare quella stabilità che gli è mancata finora – e la Serie A, con le sue sfide tattiche, potrebbe essere il terreno giusto per completare la sua trasformazione in un difensore d’élite.