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Lazio, Lotito: “Il calcio non può essere ostaggio di nessuno. Vanno messi in galera i responsabili”

Le parole del presidente dei biancocelesti alla presentazione della maglia della Lazio con il logo della Croce Rossa Italiana.

Il mondo del calcio si prepara per un giorno storico. Per la prima volta la Croce Rossa Italiana comparirà sulla maglia ufficiale di una squadra di calcio di Serie A.

Durante l’evento, infatti, verrà svelata la maglia che la Lazio indosserà nella partita contro il Bodø Glimt, in programma giovedì 17 aprile alle ore 21:00, sulla quale comparirà il logo della Croce Rossa Italiana.

All’iniziativa sono presenti Cristina Mezzaroma, Presidente della Fondazione S.S. Lazio 1900, Salvatore Coppola, Presidente Comitato Regionale Lazio della Croce Rossa Italiana e Nicolò Rovella, calciatore della Lazio

Partecipa all’evento, naturalmente, anche Claudio Lotito. Di seguito le parole rilasciate dal presidente della Lazio.

Lazio, le parole di Claudio Lotito

Il presidente della Lazio ha iniziato parlando del match di Europa League e del derby appena disputato: “L’attesa potete immaginarla, per noi è un momento importante perché ci si gioca la stagione. In Norvegia con la neve con tutte le situazioni avete visto quello che è successo. Rappresenta l’epilogo di un percorso. Derby? Abbiamo dominato, loro hanno fatto un tiro in porta, non è stato premiato lo sforzo”.

Lotito ha poi parlato degli scontri che ci sono stati prima del derby: “Sono stato il primo a combattere certi fenomeni, sono anche capogruppo nella Commissione contro la Violenza ecc. però noi dobbiamo creare una dicotomia tra la posizione dei tifosi e dei delinquenti, vengono etichettati tifosi gente che non lo è. Chi viene allo stadio e sostiene lo è, ho fatto anche dei ringraziamenti per la coreografia”.

Il presidente della Lazio, Claudio Lotito
Lazio, Lotito (IMAGO)

Lotito: “Chi delinque va punito, come fanno in Inghilterra”

Il presidente ha continuato: “Ho letto cose che da cittadino mi fanno pensare, divieti sui derby di notte anche se gli scontri sono avvenuti alle 17 quindi non è un problema di orario ma che bisogna andare ai nucleari e prendere le persone interessate e metterle in galera. Se quando fanno queste cose il giorno dopo sono ancora in giro… ma io lo dico perché la maggior parte delle persone è gente per bene e si comporta in modo corretto. Poi ci sono altri che non saranno neanche tifosi, c’è la prevenzione e la repressione e la Lazio ha da sempre adottato la prevenzione. Per educare il giovane al rispetto valoriale e a un tifo sano. L’avete visto con Suor Paola? Qualcun altro, che non è tifoso, poi fa altro e va represso in modo penale”.

Lotito ha concluso: “Noi cosa c’entriamo? Non è un problema di Lotito, il calcio oggi non può essere ostaggio di nessuno perché fino a prova contraria noi spendiamo già soldi per la sicurezza all’interno dello stadio, fuori non dipende da noi e bisogna individuare i responsabili. Questo mi auguro cambierà con lo stadio di proprietà. Conoscendo lo stadio Flaminio nel momento in cui metti prevenzioni sarà più facile controllare le persone, se riusciremo a farlo. Noi da una parte proponiamo il riconoscimento facciale, dobbiamo dare priorità ai problemi seri e se uno è un delinquente va punito. Se sono sempre le stesse persone non va bene, vanno tutelate le forze dell’ordine per reprimere certi episodi. Non si possono servire due padroni, guardiamo quello che fanno in Inghilterra: chi delinque va arrestato subito e si butta via la chiave così finisce questa storia”.