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La Lazio e un inizio di stagione contro ogni pronostico

I biancocelesti si avvicinano alle terza sosta per le Nazionali primi in Europa League e terzi in campionato

Un inizio di stagione su cui non avrebbe scommesso nemmeno il più ottimista tifoso della Lazio. Sì perché i biancocelesti quasi alla terza sosta per le Nazionali sono terzi in classifica in Serie A e primi in Europa League con 4 vittorie in 4 gare. 

La copertina, anche stasera, nella gara vinta 2-1 contro il Porto, se la dividono Baroni e Pedro. Il primo perché settimana dopo settimana continua a dare seguito a quello di cui aveva parlato fin prima di partire per Auronzo di Cadore. Il secondo, invece, perché ancora una volta decide una gara con un gol pesante. 

 

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PHOTO CREDITS: ANDREA ROSITO

 

Lazio, tutte le previsioni giuste di Baroni

Baroni aveva cominciato dalla sua conferenza di presentazione a elogiare questo gruppo: “So che ho una squadra che ha cultura del lavoro. Dovremo semplicemente intensificare il lavoro. L’aspetto importante è quello dei valori. Per me quello fa la differenza nelle piccole e nelle grandi cose. La squadra lo deve avere da subito

 

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PHOTO CREDITS: ANDREA ROSITO

 

La sua Lazio, poi, non ha mai perso tempo, fin dalla prima giornata. Anche questo era un punto fondamentale della conferenza dell’8 luglio: “ Io dico sempre che nel calcio non c’è tempo e quindi dobbiamo immediatamente lavorare su questi aspetti qui: la dedizione, la passione e l’essere attaccati al lavoro. Quando una squadra va sul campo e dimostra a chi la guarda le componenti di cui sto parlando il pezzo più importante è già stato fatto”.

L’ultima grande intuizione di Baroni è stato Pedro. Il calciatore spagnolo ha un curriculum invidiabile ma non erano pochi ad avere dubbi sul fatto che, nonostante l’età, potesse fare un’altra stagione a grande livello. Più di un mese fa, però, l’allenatore biancoceleste aveva, ancora una volta, previsto l’importanza di un calciatore del genere: “Lui può fare ancora tre anni ad alto livello. È una bellezza vederlo, mai visto un giocatore allenarsi così. Ci darà una grandissima mano, è un modello: basta guardarlo e impari”.

 

 

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Alla fine della partita all’Olimpico, come quasi ormai sempre, è partita la festa con musica e balli da parte di tutta la squadra. A differenza dell’ultima gara prima della seconda sosta per le Nazionali, questa volta, a danzare “Pedro” di Raffaella Carrà era presente anche il vero artefice di questo incredibile inizio, Marco Baroni.