Dopo l'addio di Igor Tudor sulla panchina della Lazio è arrivato Marco Baroni. Nella giornata di oggi, 8 luglio, l'ex Verona ha tenuto la sua prima conferenza stampa in cui ha toccato vari temi. I biancocelesti, poi, l'11 luglio cominceranno il ritiro estivo ad Auronzo di Cadore.
Le parole di Marco Baroni
Marco Baroni si è presentato così: "Noi dobbiamo cominciare a lavorare da subito duramente. So che ho una squadra che ha cultura del lavoro. Dovremo semplicemente intensificare il lavoro. L’aspetto importante è quello dei valori. Per me quello fa la differenza nelle piccole e nelle grandi cose. La squadra lo deve avere da subito. Io dico sempre che nel calcio non c’è tempo e quindi dobbiamo immediatamente lavorare su questi aspetti qui: la dedizione, la passione e l’essere attaccati al lavoro. Quando una squadra va sul campo e dimostra a chi la guarda le componenti di cui sto parlando il pezzo più importante è già stato fatto".
"Non credo che l’armonia dello spogliatoio sia un problema. Quando è arrivata la chiamata della Lazio sono stato felice perché è il momento più alto della mia carriera. C’è tanta voglia da parte mia e del mio staff. Dobbiamo essere una squadra senza paura e che vuole la sfida. A me piacciono le sfide. La mia squadra non deve giocare per se stessa ma per la gente. Sono andati via giocatori importanti ma abbiamo preso ragazzi giovani che dovranno raccogliere quel testimone. Le componenti che ho detto prima sono fondamentali", ha poi spiegato il nuovo allenatore biancoceleste.
Sul mercato: "Io non guardo mai quello che manca, guardo sempre quello che ho. Mi hanno fatto piacere le parole del presidente. Qui c’è stato un processo di ringiovamento. Io metto sempre il giocatore al centro del progetto. Il mio compito sarà farlo rendere al meglio. Il valore di ogni singolo giocatore non fa mai il valore del collettivo. Il coinvolgimento nelle scelte è stato totale dall’inizio. Da questo punto di vista sono solo contento. Sono state fatte delle uscite e il Presidente ha spiegato il perché. Qui non cacciamo nessuno. Parto con una rosa dove ho delle coppie in ogni ruolo. Non vedo l’ora di essere sul campo a lavorare".
Sul modulo: "Sicuramente l’impianto sarà di una difesa a 4 con il doppio esterno. All’interno di questo ci saranno delle possibili variabili. Da lì non ci spostiamo. Questo è solo un impianto. La cosa più importante è che la squadra abbia compattezza. Per gli obiettivi io per creare un obiettivo è partire dal lavoro. Io voglio migliorare quello fatto lo scorso anno. Abbiamo 47 partite e la volontà è quella di farne di più. Ogni giocatore deve giocare qualunque minuto al proprio massimo".
Su Greenwood: "Il valore di Greenwood lo conosciamo. So che è un giocatore bravo. È un qualcosa di cui però non voglio parlare come non voglio parlare di singoli non voglio farlo per il calciomercato".
Su Sarri: "C’è stata una telefonata con Sarri ma solo di saluti. Con lui c’è stima. Ci siamo incrociati nei campionati di C2 ed è una vita che lavoriamo nel calcio. C’è stima professionale e un ottimo rapporto personale".